MARTINSICURO – Ancora un episodio di violenza familiare, questa volta lungo la vicina costa teramana.

E’ accaduto nella serata dell’8 luglio a Martinsicuro dove una Volante di Polizia è intervenuta a seguito della richiesta d’aiuto di una ragazza, peraltro minorenne, che ha chiamato il 113 segnalando violenze in atto da parte del fratello nei confronti della madre, tanto che il poliziotto della Sala Operativa della Questura poteva avvertire con chiarezza il rumore provocato da oggetti verosimilmente scagliati a terra.

“Immediato l’intervento della Volante Mare che si è trovata d’innanzi ad un cittadino tunisino venticinquenne, che continuava ad inveire nei confronti della madre, anche minacciandola ripetutamente di morte – dichiarano dalla Questura – Gli agenti si vedevano costretti ad interporsi fisicamente tra l’uomo e la donna al fine di bloccare il primo ed evitare un triste epilogo della lite. In terra, suppellettili varie, alcune infrante, che comprovavano la violenza sino a quel punto posta in essere dall’uomo”.

Dalla Questura proseguono: “Questo stato di avversione verso la madre era dovuto al rifiuto di quest’ultima di dare, ancora una volta, denaro per l’acquisto di stupefacenti, tanto che la stessa aveva già inoltrato una formale denuncia nella stessa mattinata di ieri. Non contento di quanto già commesso, il figlio tentava anche di aprire un cassetto della cucina per estrarre un grosso coltello per il taglio della carne, di 35 centimetri, con l’inequivocabile intento di aggredire la madre e gli agenti stessi”.

Bloccato e portato nei locali del presidio di polizia di Alba Adriatica, l’uomo è stato tratto in arresto e, nella giornata odierna, 9 luglio, è prevista l’udienza di convalida