SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota ufficiale dell’Area Vasta 5.

Il 7 luglio, alle ore 21, è stata notificata la positività al tampone per il Coronavirus a due residenti nel Bangladesh, attualmente domiciliati a San Benedetto, segnalati al Sisp delle autorità perché presenti sul volo che ha portato a Roma alcuni positivi, circa 20 giorni or sono. Nell’ambito della sorveglianza i due sono stati testati e, come riferito dal Direttore Sisp, si è già proceduto a confinarli in isolamento domiciliare e intervistare e testare i contatti.

Ciò ha modificato la condizione di basso rischio relativa al territorio di Area Vasta 5 e dagli ospedali di riferimento, pertanto, fino a nuove indicazioni (almeno per le prossime due settimane):

tutti i pazienti che debbono essere ricoverati in urgenza ad Ascoli e San Benedetto, oltre alla sierologia in urgenza, debbono effettuare per la ricerca del Covid e debbono essere trattenuti fino alla risposta in Ot/Obi Pre Covid, secondo la stratificazione del rischio in essere al giugno 2020;

sono ammessi accompagnatori in casi eccezionali, valutati dal Direttore dell’Uo (portatori di handicap, minori etc). Gli accompagnatori dovranno essere sottoposti a tampone per la ricerca del Covid;

sarà al più presto disponibile un test rapido da effettuare nei due ospedali con risposta in un’ora;

i pazienti che debbono essere trattati in urgenza, in attesa di risposta, saranno posti in stanze singole con l’applicazione dell’isolamento a bolla. Il personale utilizzerà i dispositivi di protezione individuale corrispondenti (visore, mascherine Ffp2, guanti, camice monouso);

sono sospese le visite ai degenti;

sono sospesi gli incontri con gli informatori farmaceutici;

resta sospeso il volontariato tranne che nei front office oncologici dove il volontario deve essere sottoposto a tampone, come i dipendenti;

non sarà possibile utilizzare letti bis se la distanza fra i letti non è superiore a 1,5 metri;

Si rammenta, inoltre, che tutti coloro che entrano in ospedale debbano:

essere sottoposti a misurazione della temperatura (sopra 37,5°, invio al medico di medicina generale);

compilare autodichiarazione sullo stato di salute valutata dal medico;

indossare sempre la mascherina chirurgica;

sanificare le mani almeno all’ingresso e all’uscita;

mantenere la distanza interpersonale di oltre un metro;