SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Nottata all’insegna del senso civico quella appena trascorsa tra Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, con le forze dell’ordine schierate in campo dalla questura di Ascoli Piceno in base a un collaudato piano operativo, che è a geometria variabile” .

Così la Questura di Ascoli Piceno in una nota il 28 giugno dopo i controlli anti Movida molesta: “Questo significa che i due funzionari della Polizia di Stato che dirigono le rispettive operazioni, l’una sulla Riviera delle Palme e l’altra nelle principali piazze di Ascoli Piceno, muovono le forze che hanno a disposizione, tra poliziotti carabinieri, finanzieri, vigili urbani, nonché Celere o Battaglione che vengono da fuori, in base ai flussi di persone del momento. In questo modo aumenta la possibilità di scongiurare eventuali azioni criminose da parte di malintenzionati. Anche la maggior parte dei gestori degli esercizi pubblici, sia ad Ascoli che a San Benedetto, si è comportata bene, tant’è che molti di loro hanno provveduto a regolare con proprio personale l’accesso all’interno dei locali”.

Il Questore Paolo Maria Pomponio aggiunge: “La differenza rispetto al precedente fine settimana l’hanno fatta il senso civico e la responsabilità dimostrata da tutti coloro che hanno trascorso la serata fuori, in compagnia di conoscenti e amici, senza lasciarsi andare ad atti vandalici e comportandosi in maniera civile ed educata, la cui eventuale assenza va contrastata alla radice, con strumenti differenti dalle forze dell’ordine”.

All’alba il Questore si è complimentato con i suoi funzionari e con tutto il personale impegnato nel dispositivo di ordine pubblico, circa 40 persone, per il fatto che “avevano dovuto trascorrere una notte lontano dai loro familiari per rendere un servizio alla collettività, avendo in questo modo contribuito attivamente ad assicurare una tranquilla serata a coloro che avevano deciso di trascorrerla all’aperto”.