Di seguito riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Ugl su Picenambiente.

“Le organizzazioni sindacali e la Rsu hanno avanzato una richiesta di incontro urgente alla Picenambiente il 26 maggio. La Picenambiente non ha ancora formalizzato alcuna convocazione, anche se voci ufficiose parlano di un incontro fissato per il 6 luglio.

L’Amministratore Delegato continua a tessere la sua tela, facendo e disfacendo, eludendo problemi, rimandando decisioni, lasciando scorrere il tempo e penalizzando i lavoratori. Il 6 luglio non è soltanto una data lontana ma, considerato che dal 15 luglio al 31 agosto c’è in vigore la moratoria dello sciopero ed uno sciopero va comunicato con 10 giorni di preavviso, rappresenta un escamotage per congelare ogni protesta successiva e rinviare il tutto a settembre.

Emergono in Picenambiente temi di bilancio, investimenti, impianti da realizzare ed implementare, rapporti con Ata, provincia e comuni. Rimangono caldi ed insoluti i temi di organizzazione, mezzi, sicurezza, liquidazione del premio di produzione, che alimentano grande disagio tra i lavoratori.

La Ugl ritiene che l’impaludamento delle complesse problematiche in capo all’azienda sia una cattiva logica imprenditoriale che rincula su Picenambiente. Per parte sindacale noi chiediamo che i diffusi problemi esistenti di cui l’Amministratore Delegato è bene a conoscenza e che creano forte disagio tra i lavoratori vadano affrontati e risolti in tempi rapidi.

Diciamo chiaro e tondo all’Amministratore Delegato che si tolga dalla testa furbizie e riinvi a settembre; se le aperture sostanziali sui punti richiesti non i saranno, una risposta forte verrà data subito. Per questi motivi la UGL chiede di anticipare la verifica con un pre incontro, pronti a proclamare uno sciopero per il 14 luglio”.