SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riflessione. Questo è il tema emerso durante una conferenza nella quale la vicepresidente regionale, Anna Casini (Pd) ha illustrato i risultati del programma di mandato. Concluso con una manovra da 210 milioni di euro di fondi a favore dell’economia marchigiana colpita dalla crisi seguente all’epidemia del coronavirus.
Riflessione relativa all’argomento che ha tenuto banco negli ultimi anni nel Piceno, ovvero quello del nuovo ospedale (per la Regione da realizzare a Spinetoli, lasciando due presidi di pronto soccorso non ben definiti ad Ascoli e San Benedetto): proprio su questo argomento la stessa Casini afferma di attendere eventuali nuovi indirizzi che potrebbero arrivare dal governo nazionale proprio a seguito delle misure di rafforzamento atteso per il sistema sanitario.
“L’emergenza Covid ha evidenziato le problematiche del nostro sistema sanitario – ha affermato in conferenza stampa – Noi come Regione abbiamo gestito al meglio la situazione, visto che inizialmente la provincia di Pesaro-Urbino presentava una curva pandemica molto simile a quella lombarda. Ma è ovvio che la sanità vada migliorata e rafforzata sia a livello centrale che locale. Penso che la dinamica Ospedale Piceno debba essere messa in stand by in attesa di una ristrutturazione a livello nazionale del settore. Tanto più che anche i sindaci dei comuni a favore dell’ospedale di vallata si sono detti disponibili a rivedere le loro posizioni nell’ottica un dialogo costruttivo“.
Per quanto riguarda la manovra la Casini la definisce senza mezzi termini poderosa in quanto prevede 210 milioni di euro messi a disposizione delle imprese e dei cittadini marchigiani. Si tratta per lo più di somme a fondo perduto: ci sarà copertura per tutte le domande che verranno inoltrate e non ci saranno click day tranne che per il contributo mobilità.
Si tratta di fondi residui del bilancio regionale svincolati e liberati grazie ad una norma statale approvata recentemente, e Anna Casini ha tenuto a sottolineare che si tratta di un provvedimento che viene dal basso, in quanto scritto di concerto con le varie associazioni di categoria, coinvolte direttamente ed in prima persona nella individuazione e nella stesura dei contenuti.
Le diverse misure a vantaggio dell’economia del territorio vanno ad integrare le misure del Governo, essendo complementari alle stesse. Si tratta quindi di aiuti supplementari, nell’ottica di un rilancio e di una valorizzazione del tessuto economico della regione ed ovviamente in risposta alle istanze di imprenditori e cittadini.
Le aree di intervento della manovra riguardano quei settori ritenuti più in difficoltà ed opportunamente considerati centrali e strategici. Tra gli altri menzioniamo a titolo esemplificativo: turismo, ristorazione e agriturismo, editoria, pesca, sostegno agli affitti per i redditi più bassi, mobilità dolce, imprese casearie, imprese vitivinicole, floravivaismo.
Altro aspetto degno di nota è che si tratta di somme erogate alla “tedesca”: no rendicontazione, no fidejussione e controlli effettuati ex post. In sostanza velocità nella richiesta e velocità nell’ accreditamento. I sindacati di categoria offriranno supporto per le procedure telematiche.
I vari esponenti intervenuti si sono mostrati orgogliosi nell’esporre la portata economica e strutturale del provvedimento, con l’auspicio di poter essere un modello sia a livello nazionale che comunale.
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