SAN BENEDETTO – Purtroppo continuano ad arrivare in redazione lamentele di ogni tipo, per esempio la mancanza di dissuasori di velocità nella parte mediana di viale De Gasperi. Per ovvii motivi molti esercenti della zona li ritengono necessari. Oppure ristoranti che, viste le regole di distanziamento, chiedono più spazi all’aperto davanti all’ingresso. Anche questa appare come una necessità logica.

 SANITÀ PICENA IN STAND-BY. In questo mio disappunto voglio attirare l’attenzione su un problema (l’ho constatato direttamente) di cui si parla poco. Adesso che quasi tutti i reparti (quelli rimasti dopo lo smantellamento degli anni precedenti) sono tornati al “Madonna del Soccorso”, ci sono cose che non capisco:  i motivi per cui i “resti” di ortopedia e chirurgia si presentano ancora malmessi, da lavori in corso, e quindi poco presentabili. Un primo problema, seppur inferiore a quello sanitario.

I posti letti per chirurgia e ortopedia, al momento accorpati, sono insufficienti e se l’ortopedia si riempie, la chirurgia resta senza. E viceversa.

Risulta altresì che, oltre alla carenza dei posti letto, c’è anche quella del personale,  insufficiente per la normale operatività: medici e infermieri sono costretti a turni massacranti.

Ma oltre questi inconvenienti potrebbe essercene un altro di carattere psicologico. Cioè indurre il personale a invocare l’unificazione dei reparti di Ascoli e San Benedetto. Per raggiunto limite estremo delle forze fisiche e morali dei dipendenti in questione del “Mazzoni” e del “Madonna del Soccorso”.

Nei prossimi giorni sentiremo il dottor Milani per un necessario approfondimento.