STRANO MA VERO. La Figc e Lega Pro hanno preso una decisione, assurda ma vera. Il campionato di “C” riprende con play off e play out, nel girone B il Vicenza promosso in serie B e il Rimini retrocesso. Samb nei play off come decima classificata (grazie ad una gara in meno) al momento della sospensione.

Nessuno può esultare veramente, chi ha conquistato la promozione senza prendere più punti di tutte le altre a parità di incontri ma per ‘grazia’ ricevuta, e nemmeno le cinque squadre che hanno ieri concluso definitivamente il campionato (Fermana, Gubbio ecc.). Tantomeno può accettare la decisione chi è stato retrocesso senza la possibilità di giocarsi le proprie carte nelle partite che mancano.

Un’ingiustizia su tutti i fronti che i tribunali potrebbero (secondo me dovrebbero) evitare da adesso ai primi di luglio. Io credo che la decisione vada  oltre la democrazia e la legalità. Sarebbe comunque un precedente clamoroso che solo in Italia poteva essere pensato. Nelle altre parti o hanno annullato tutto o hanno ricominciato a giocare. Poi ci lamentiamo se veniamo derisi dalle altre nazioni europee.

La parola ‘professionismo’ non può avere due significati, uno per la serie A e la serie B ed uno per la serie C. Il campionato deve ripartire per tutti da dove è stato sospeso o stavolta il sistema calcio rischia di saltare definitivamente.

Lo dico perché è facile mettersi dalla parte di chi ha tratto profitto dall’assurda decisione, forzando la mano in qualche caso. Molto meno facile mettersi dalla parte di chi è stato penalizzato, mi riferisco alle retrocesse principalmente e a chi dovrà disputare i play out con tante partite ancora da giocare.

Le partecipanti ai play off non dicono niente perché, tornando a giocare avrebbero potuto perderne il diritto (o al massimo guadagnare qualche posizione) visto che raggiungere le capoliste lo hanno ritenuto quasi impossibile. Non sarebbe stata la stessa cosa con distacchi inferiori.

Resta comunque una grande illegalità. Basta dare uno sguardo alla nostra costituzione dove le prevaricazioni (il solo principio) decise da Figc e Lega Pro a tavolino non sono nemmeno pensabili. Per questo ritengo che i ricorsi non potranno che essere accettati. Per un discreto avvocato dovrebbe essere un gioco da ragazzi vincere cause come quelle alle quali assisteremo nei prossimi giorni. Invito tutti i lettori a mettersi al posto del Rimini, per esempio.

Tornando alla Samb, se così sarà, la società rossoblu  dovrà sin da adesso iniziare a prepararsi atleticamente e mentalmente con la speranza di poter raggiungere la serie B. Speranza flebile ma tale è. Sarebbe poi assurdo se vi rinunciasse in coincidenza di un cambio di proprietà che dovrebbe come minimo dare di più rispetto a chi la lascia. Farebbe ridere se il dopo Fedeli iniziasse con la rinuncia di una possibilità seppur flebile.

Se l’Avellino di Capuano, decimo come la Samb, ha dichiarato di volerli vincere, perché il sogno non dovrebbe essere coltivato anche dalla Sambenedettese?