FERMO – In linea con le misure di contenimento della pandemia, anche presso il Comando Provinciale Carabinieri di Fermo non si è svolta la cerimonia militare in onore della Fondazione dell’Arma, ma la ricorrenza è stata simbolicamente celebrata, all’interno della caserma, con la deposizione di una corona alla lapide dell’Appuntato Alfredo Beni, dal Prefetto della Provincia di Fermo, Vincenza Filippi, e dal Comandante Provinciale, Colonnello Antonio Marinucci.
“In questi ultimi mesi, oltre all’ordinario servizio istituzionale, i Carabinieri della provincia non si sono risparmiati nella loro funzione sociale, dando il loro fattivo contributo nella lotta a questo nuovo male che, in maniera subdola, ha colpito l’intera collettività – si legge in una nota diffusa dal Comando – Con un impegno diuturno e costante hanno garantito un puntuale rispetto delle prescrizioni vigenti, non mancando di svolgere la loro opera di supporto e sostegno alla popolazione. Ne sono esempio le diverse pensioni ritirate dai Comandanti di Stazione e recapitate a domicilio, le spese pagate nei supermercati e negozi, l’assistenza a persone anziane, l’opera di indirizzamento fornita nei controlli alle aziende per facilitare una ripartenza economica più snella ma nel rispetto delle necessarie e indispensabili precauzioni”.
“Ma non per questo i Carabinieri del Provinciale di Fermo hanno trascurato di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica nel territorio, dedicandosi, come sempre alla prevenzione e repressione dei reati in genere e, in maniera più sostenuta, di quelli contro il patrimonio e la persona, riuscendo a individuare e assicurare alla giustizia gli autori di diversi furti e rapine commesse ai danni di private abitazioni, esercizi commerciali e aziende, recuperando e restituendo refurtiva per migliaia di euro” prosegue la nota stampa.
Diversi successi si sono ottenuti anche nel contrasto alla diffusione delle sostanze stupefacenti, soprattutto tra la popolazione più giovane, individuando e catturando numerosi spacciatori, trafficanti, coltivatori di sostanze stupefacenti e segnalando alla locale Prefettura i numerosi assuntori. In particolare, sono stati sequestrati oltre 39 chili tra cocaina, hashish e marijuana.
Complessivamente, nel corso dell’anno solare (giugno 2019-giugno 2020), sono state 81 le persone tratte in arresto e 565 deferite in stato di libertà, non mancando di svolgere attività investigative articolate e complesse, conclusesi con:
l’arresto a Porto Sant’Elpidio di tre persone, il recupero di tre pistole, 7,5 chili. Diversi stupefacenti, oltre 100 mila euro in contanti, provento di attività illecita;
l’arresto di 6 persone e il deferimento di altre 17, responsabili di detenzione e spaccio di droghe – oltre 20 chili di hashish e cocaina – commessi nelle Provincie di Fermo, Macerata ed Ancona, con il recupero di 10 mila euro provento di reato, oltre all’identificazione di 64 acquirenti;
il deferimento di 7 soggetti di origine romena e albanese, responsabili di furti commessi a esercizi commerciali del territorio provinciale e recuperare parte della refurtiva asportata;
l’arresto dei 3 componenti di una banda, costituita per la commissione di furti e “spaccate”, commesse nottetempo tra le province di Fermo e Macerata ai danni di bar, supermercati, farmacie, esercizi commerciali, dove avevano asportato autovetture, sigarette, biglietti gratta e vinci, farmaci, prodotti cosmetici, giocattoli, slot machine, computers, 11 autovetture, un furgone e denaro contante. Il valore della merce recuperata ammontava a oltre 50 mila euro;
l’arresto a Fermo, di due persone e il recupero di 11,5 chili di marijuana di 33 diverse qualità, oltre a numerose confezioni di semi di marijuana di varie specie e la somma contante di 4.500 euro;
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