SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sulla demolizione dell’ex Scuola Curzi (clicca qui) interviene anche Pier Giorgio Camaioni, come al suo solito corrosivo e sarcastico.
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TUTTI ASSENTI MENO UNO: ASSENTI
A pochi giorni dall’indisturbato feroce abbattimento della povera nostra scuola, vengono sradicati oggi anche tutti i grandi alberi intorno che la facevano respirare.
Pure stavolta, quelli che potevano e dovevano opporsi erano (quasi) tutti assenti:
– La FORESTALE (da quando l’hanno carabinierizzata è grigia come il cemento)
– I POLITICI-parolai dell’opposizione consiliare (in lockdown permanente)
– I vecchi-VERDI (estinti) e i nuovi-VERDI (impresentabili)
– SEGAMBIENTE
– Il Comitato di Quartiere (figuriamoci gli altri 15 CdQ della città, che addirittura minacciavano “azioni eclatanti” tipo le dimissioni in blocco, ah ah ah)
E manco c’erano “liberi” cittadini sufficientemente incazzati (insegnanti, professionisti, commercianti, imprenditori, pescatori, sindacalisti, pensionati, albergatori, preti, poeti, scrittori, studenti…)
Tutti prudentemente assenti, oh yes!
Meno uno: Assenti
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A quanto pare le ruspe sono state ben più corrosive dell’ironia, non sarcasmo, di PGC.
Mentre parliamo o scriviamo altri agiscono e la CORROSIONE, lascia il posto alla CORRUZIONE intesa come disfacimento, decomposizione … putrefazione.
Un detto dice:- ne uccide più la penna che la spada.
Purtroppo le poesie e il sarcasmo di PGC non hanno salvato la scuola Curzi e i suoi meravigliosi tigli dalla devastazione.
Bisogna cambiare il modo di gestire, a priori, il bene pubblico dalle speculazioni, in quanto, se esso passa ai privati (come è accaduto per la ex scuola Curzi) non esistono né leggi né appigli per impedirne la trasformazione in “ground zero”.
Ci auguriamo che nel nuovo “cubo di cemento e mattoni” che prenderà il posto della ex scuola Curzi, qualche architetto, abbia almeno previsto dei nuovi alberi.