SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il consigliere regionle del Movimento 5 Stelle Peppe Giorgini, passata la fase più acuta emergenziale dovuta alla diffusione del Covid-19, diffida una serie di autorità al ripristino di tutti i reparti dell’Ospedale di San Benedetedetti del Tronto.

Di seguito la lettera – diffida integrale che Giorgini ha inviato a Luca Ceriscioli in qualità di assessore regionale alla Sanità, alla dottoressa Nadia Storiti, dirigente dell’Asur Marche, a Cesare Milani, direttore dell’Area Vasta 5 e a Diana Sansoni, direttrice sanitaria dell’area vasta 5.

“Come è noto la Deliberazione di Giunta Regionale n. 272 del 9 marzo 2020 “Piano regionale per la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19” la Regione Marche ha disposto la modifica temporanea e straordinaria dell’organizzazione dei servizi sanitari così come configurata dalla Legge regionale n. 13/20023, al fine di fronteggiare l’emergenza epidemiologica.

Tra le strutture ospedaliere coinvolte c’è l’Ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto del Tronto che ha visti trasferiti reparti come: Pronto Soccorso, Geriatri, Medicina Interna, Chirurgia Generale, Ortopedia e Traumatologia, Servizio Immuno trasfusionale, Ambulatorio Allergologia, Unità Operativa di Oncologia con DH Oncologico. Punto Nascita, Ostetricia Ginecologia, Pediatria, Neurologia, ecc..

Ora, organi di stampa locali riportano allarmanti notizie di notevoli ritardi nel ripristino dei reparti al “Madonna del Soccorso” così come previsto dalla richiamata DGRN 272/2020 che stabilisce che “Al termine della fase straordinaria, l’assetto strutturale del SSR sarà ripristinato secondo le previsioni della L.R. 13/2003”.

            Addirittura viene riportata la preoccupazione del Sindaco del Comune di San Benedetto del Tronto che il Punto Nascita non verrebbe riportato a San Benedetto del Tronto.

E’ il caso di rammentare che nel 2019 il numero dei nati nel Punto Nascita di San Benedetto del Tronto è stato di 807 nascite, contro 492 di Ascoli Piceno, mentre nel 2020 (sino al 18/03/2020) la situazione ha visto 170 nascite a San Benedetto del Tronto e 102 nascite ad Ascoli Piceno.

I ritardi nella piena ripresa funzionale del “Madonna del Soccorso”, ora che lo stato emergenziale è cessato, sarebbero da attribuire alla mancata programmazione delle attività di sanificazione, che erano da preventivare sin dal momento della chiusura e dei trasferimenti dei reparti in altre strutture, cosa che non sarebbe stato fatto, e quindi è da attribuire a negligenza della Governance sanitaria locale e regionale.

L’attuale stato di cose è totalmente inaccettabile, il perdurare del deficit di servizi presso il nosocomio rivierasco mette in serio pericolo la salute pubblica, la tragedia sfiorata per il distacco di una placenta durante l’ultimo weekend e la corsa fino all’ospedale di Ascoli Piceno che ha salvato in extremis la vita di un neonato, ha posto l’accento in maniera ancora più evidente sulla situazione in essere.

Tutto quanto sopra premesso, il sottoscritto con la presente diffida dal ripristinare tutti i reparti nessuno escluso, presso l’Ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto del Tronto, nella situazione quo ante i trasferimenti effettuati a marzo scorso verso altre strutture in applicazione della DGRM n. 272/2020 per far fronte all’emergenza COVID-19, ora cessata.

Sarà mia cura, in ottemperanza a quanto previsto dalla mia funzione, vigilare sul corretto adempimento di quanto richiesto, e nel caso non venissero ripristinati tutti i reparti in tempo utile a soddisfare le esigenze dei turisti e della popolazione del comprensorio, sarebbe mio dovere  denunciare i responsabili per l’interruzione di servizio di pubblica utilità, in base all’art. 340 del Codice Penale.

Sente il dovere quindi di ammonire le SS. VV. sulle conseguenze e sulle responsabilità personali in capo a ciascuno di Voi  in caso di inottemperanza o colpevole ritardo.”