SAN BENEDETTO – Questa mattina, esattamente alle ore 8.59 abbiamo pubblicato CLICCA QUI il caso di una donna incinta di San Benedetto che ha rischiato di perdere il bambino dovendo arrivare dalla costa al “Mazzoni”. È arrivata alla ginecologia di Ascoli Piceno in gravi condizioni. Per fortuna tutto è finito bene ma il rischio è stato grandissimo: con qualche minuto di ritardo il bambino avrebbe subito gravissime conseguenze, probabilmente letali.
Un sindaco (quello di San Benedetto) conscio del ruolo che ricopre avrebbe dovuto chiamare subito chi ha steso l’articolo (Pier Paolo Flammini), o il sottoscritto in qualità di Direttore Responsabile, per accertarsi ed informarsi ulteriormente sull’accaduto.
Niente di tutto questo mentre si sono fatti vivi tutti i componenti della Minoranza Consiliare, prima chiedendoci lumi poi con un comunicato stampa nel quale danno grande rilievo all’accaduto. Insieme a loro si è mosso anche il dottor Nicola Baiocchi seppur con una dimenticanza “Questa mattina abbiamo appreso, inizialmente dai giornali ma successivamente con una approfondita indagine”, usando il plurale (giornali) invece del singolare (giornale), molto più precisa l’opposizione consiliare.
Adesso non sappiamo cosa Pasqualino Piunti abbia intenzione di fare ma di sicuro c’è che noi non siamo stati interpellati. Eppure gli avevamo posto una notizia su un piatto d’argento se veramente lui e la sua giunta vogliono fare gli interessi della città che rappresentano. Li vogliono? Magari no.
Ho già avuto modo di dire che le quattro righe che il primo cittadino ha scritto l’altro giorno, chiedendo a parole il ripristino del resto del “Madonna del Soccorso” non serviranno a nulla se non punterà i piedi: la minaccia di dimettersi con tutta la Giunta è a questo punto l’unica richiesta che darebbe clamore alla vicenda e spingere chi di dovere a far tornare tutto come prima del Covid-19. Io però continuo ad essere convinto che non lo farà perché Piunti non può (non vuole sarebbe troppo per un sindaco spacciatosi in campagna elettorale come un vero sambenedettese) perché una presa di posizione simile cozzerebbe con i desideri della Giunta comunale ascolana, compagna di… merende elettorali. Con il risultato che alcune sue ambizioni e alcuni interessi personali potrebbero essere penalizzati. Se non è così si faccia sentire con i fatti e non con le sole parole.
È domenica ma io e Pier Paolo Flammini siamo comunque a disposizione. I numeri di telefono li ha. Altrimenti li chiedesse al suo fido Luigi Cava.
*****
Ecco integralmente i due comunicati inviateci dai consiglieri di minoranza e da Nicola Baiocchi.
La minoranza consiliare: “L’episodio apparso stamattina su Riviera Oggi temiamo sia solo il primo di una nuova emergenza sanitaria finora silenziosa ma già in pieno svolgimento, a causa di scelte assolutamente insensate relative alla gestione della sanità in questa fase post Covid.
In conseguenza della pandemia, abbiamo assistito all’abbandono e all’isolamento dei malati non covid e all’aumento delle situazioni gravi. I tanti malati con malattie complesse si sono riversati nell’ospedale di Ascoli e nelle cliniche private, che non riescono piú a reggere il carico, e che devono sopperire alla mancanza dell’ospedale di San Benedetto. Occorreva prevederlo e aumentare fortemente il personale. Non è stato fatto, e temiamo che questo si pagherà in termini di ulteriori morti e aggravamenti.
Sono sempre piú numerosi i cittadini Le cui condizioni si aggravano, avendo rinunciato o non riuscendo ad effettuare visite specialistiche, interventi, controlli, posticipati a tempo indeterminato a causa dell’inoperatività del nostro ospedale. Inoperatività che da quasi un mese risulta assolutamente ingiustificata: pochi pazienti Covid non impedivano di effettuare eventuali lavori sui piani e i reparti che non hanno mai visto entrare nessuno dal loro smantellamento. Questo ritardo ingiustificato, che priva tanti cittadini del diritto alle cure necessarie e agli interventi d’urgenza, se ulteriormente protratto sarà fonte di pesanti responsabilità sia dal punto di vista giudiziario che sul versante politico. Sottolineiamo l’assoluta necessità di riavere il PS pienamente operativo, con l’oculata predisposizione di percorsi separati per i sospetti covid. Invitiamo quindi con estrema urgenza tutti gli artefici delle scelte sanitarie attuali e future ad agire finalmente con competenza ed obiettività, ottemperando ai loro doveri di tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini.
NICOLA BAIOCCHI: “Questa mattina abbiamo appreso, inizialmente dai giornali ma successivamente con una approfondita indagine, che si è verificato in Riviera un gravissimo caso, fortunatamente senza conseguenze tragiche, di una nascita a rischio e di una disperata corsa verso l’ospedale di Ascoli, rallentata dal traffico incanalato a causa di tratti della superstrada a corsia unica per gli eterni lavori in corso. Tutto questo è accaduto a causa della sciagurata, pessima gestione della sanità ospedaliera da parte della dirigenza ascolana dell’AV5, il cui principale obiettivo sembra sempre più chiaramente essere quello di cancellare il Madonna del Soccorso, o se questo non fosse possibile, depauperarlo di reparti e servizi, prolungando ingiustificatamente l’attesa del ripristino, a scapito della maggioranza dei cittadini di questa provincia. Scelte sostenute da politici che continuano ad auto incensarsi per le loro scelte sanitarie, imposte dalla cricca offidana ed ascolana.
Con questo episodio, che temiamo non sarà l’unico, si è passato ogni limite. D’ora in poi si impongono denunce nei confronti della direzione sanitaria e dei singoli soggetti responsabili, che impongono scelte sciagurate a esclusivo danno della Riviera, e del cui ritorno positivo per l’ospedale di Ascoli, in termini di efficienza operativa, abbiamo motivi di dubitare. Il territorio, è evidente a tutti tranne che agli orbi signorotti della sanità, abbisogna di due ospedali efficienti. Il ritardo o il rinvio ingiustificati, o basati su motivazioni inconsistenti, nel ritorno di tutti i reparti, ambulatori e servizi al Madonna del Soccorso sarà la ghiotta occasione per denunce a raffica.
Lascia un commento
C è poco da chiacchierare, l”ospedale deve tornare com’era prima di questo casino.
Come prima della pandemia non è un bel traguardo. Il mio è quello di averlo quasi come prima dell’epidemia e avere un ospedale di Primo Livello più vicino di Ascoli
Ecco un altro pezzo dei suoi “disappunti” scritto con la sola volontà di distorcere la realtà dei fatti. Partendo dal presupposto che una città non può e non deve rimanere senza ospedale (nel caso inspecie causa covid giustamente c’era bisogno di un luogo protetto e isolato fino a cessate esigenze), in questo particolare episodio di estrema urgenza ci si è dimenticati dell evedidente ottimo operato dei medici del Mazzoni, ma si è solo puntato il dito contro non si sa chi. Rimanendo nel fatto in discussione, il “travagliato” viaggio non può essere durato più di 15 minuti, tanto è il… Leggi il resto »
Vedo che ha cambiato opinione. Complimenti. Anch’io, se si potesse, vorrei due ospedali uguali.
Mi fa però ridere sentirlo dire da lei che ha semore detto che l’ospedale unico per la provincia deve stare in Ascoli che è provincia come Fermo e Macerata.
Credo che, se si va a rileggere, si sentirà ridicolo. Ma per favore… diceva il principe della risata.
Vedo che riesce a distorcere anche quello che ha già distorto. Lei è solo lei ha sempre perorato la causa dell ospedale “unico” a colli/pagliare! Anche nel precedente sui commento! Personalmente ho sempre esternato l’idea di due ospedali di cui il 1 livello nel capoluogo come è per Macerata, Fermo e Pesaro, quindi se c’è un “ridicolo” quello è lei, senza offesa. Del resto il Mazzoni è già un 1 livello come dichiarato dall omino balduzziano in una recente trasmissione. Quindi se fossi un politico rappresentante della costa, punterei ad un nuovo nosocomio di base (al pari di Civitanova, Senigallia… Leggi il resto »
Purtroppo lei è sempre fuori strada. Io mi sono sempre battuto per un ospedale di Primo Livello più vicino ad Ascoli contro la volontà dei miei concittadini della costa, i quali ritengono che la cosa più giusta sia un ospedale di Primo Livello sulla costa (Porto d’Ascoli o Monteprandone) ed uno di base in Ascoli. Io ho sempre detto che non sarebbe giusto per il capoluogo di Provincia. In mezzo alle due città la soluzione più equa secondo me. Ma perché non c’azzecca mai. Le consiglio di seguire questa storia dell’ospedale unico con più attenzione. Non farebbe brutte figure. Anche… Leggi il resto »
Lei si è sempre battuto per un ospedale di 1 livello più vicino “di” Ascoli non “ad” Ascoli. La cosa cambia leggermente. Le richieste “assurde” dei suoi concittadini, i quali vorrebbero “la botte piena e la moglie ubriaca” e cioè nuovo nosocomio per S. B. Tronto e per di più di 1 livello, non contenti pensano di decidere anche per il capoluogo a cui verrebbe lasciato il Mazzoni ma depauperato di quei reparti esistenti ad oggi che lo qualificano quale 1 livello (ripeto come asserito dall omino balduzziano). Il tutto per buona pace degli ascolani e di tutti i cittadini… Leggi il resto »
I miei concittadini lo dicono in base a numeri reali. Per esempio le nascite a Sbt sono il doppio di quelle di Ap. Con la ginecologia solo in Ap si dovrebbero spostare i due terzi del totale. Il torto ad Ascoli? È vero ma per il semplice motivo che negli anni in maniera fraudolenta è stato spostato il Mds a vantaggio del Mazzoni. L’ospedale a Pagliare riporterebbe le cose come erano nel 1990. Ascoli capoluogo da solo per quando tempo ancora?
Ancora per poco, San Benedetto oramai è la città più grande della provincia con un Pil superiore a quello di Ascoli, con il doppio delle nascite e capofila turistica Con centinaia di migliaia di presenze estive. Passato il Covid si inizia a pensare alla provincia, del resto oramai le famiglie più importanti di Ascoli vivono tutte sulla costa in bellissime ville sul lungomare, lo hanno capito anche loro… Se poi andiamo davvero a vedere quante persone davvero vivono in Ascoli saranno oramai la metà degli abitanti di tutto il comune, molti sono in frazioni e non in città.
Giampy la devo correggere: smantellare il Mazzoni non è mai passato per la mente a nessuno.
Si è sempre chiesto solo che il nuovo ospedale di primo livello venisse fatto sulla costa.
Personalmente ho sempre concordato col direttore che Pagliare andasse bene lo stesso. Ora dopo quanto è accaduto ritengo che un ospedale a S.Benedetto sia necessario.
Credo che la sua idea del nuovo ospedale di primo livello vicino al casello di Grottammare taglierebbe al testa al toro baricentrando, insieme al Mazzoni, alla perfezione l’utenza provinciale e la vicinanza del casello agevolerebbe i trasferimenti di pazienti e visitatori.
Beh se lo hai capito anche tu, siamo sulla strada giusta… Amen!
GIAMPY. Rispetto il suo commento ma non può dire che il viaggio è durato al massimo 15 minuti! Forse ha fatto confusione tra velocità massima e velocità media? E qualora cercasse di motivare gli improbabili 15 minuti le ricordo che perfino l’autista di un’ambulanza anche con sirena e lampeggiante è tenuto a guidare con la massima responsabilità e comunque per ovvie ragioni riesce ad incidere soprattutto nelle ore di punta. E dunque in questo caso non può “distorcere la realtà dei fatti”. In base allo storico del sistema satellitare più autorevole anche in piena notte da PdA al Mazzoni occorrono… Leggi il resto »
Bisogna approfittare di questo momento particolare in cui l’attenzione di tutti è concentrata sulla sanità, per rinnovare e adeguare ai tempi moderni tutto il settore. La pandemia ha dimostrato che i tagli indiscriminati hanno conseguenze spesso drammatiche. Una cosa è la diminuzione degli sprechi e un’altra è tagliare di netto. A San Benedetto/Grottammare e dintorni, c’è un’utenza enorme, ancor di più d’estate, che ha bisogno di un ospedale che funzioni e che sia a portata di mano (per tutti a max.15/20 km). Sono convinto che potenziare quello di San Benedetto è la soluzione migliore e più economica. Un pronto soccorso… Leggi il resto »
Pagliare si trova a 10 km.
Veramente tra l’ospedale di San Benedetto (che è più o meno al centro della città) e la zona in cui dovrebbe sorgere il nuovo ospedale di Pagliare, ci sono 19 km. giusti giusti, passando ovviamente per la superstrada, mentre via Salaria sono un po più di 16 km. Ma non è questo il punto. Direi che l’ospedale di San Benedetto dovrebbe essere più facilmente raggiungibile da un numero maggiore di persone rispetto a quello di Pagliare per una questione di densità abitativa (algoritmo permettendo).
10-12 minuti di strada per 16 km: da Romacar e da Grottammare via superstrada e autostrada-superstrada . Per andare da Grottammare e da Porto d’Ascoli ci vogliono più di dieci minuti.