SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Estate alle porte, ricominciano servizi di vigilanza e prevenzione delle Forze dell’Ordine lungo la costa e nell’entroterra nei locali anche a causa dell’emergenza Coronavirus.

E non mancano le prime polemiche.

Il monitoraggio del popolo della Movida nella provincia di Ascoli Piceno si è concluso nelle prime ore di stamane, 24 maggio. Tanta gente in giro, molti giovani che si sono riversati in piazza anche perché sono ancora chiusi cinema, palestre e discoteche.

Su input della Prefettura di Ascoli Piceno le operazioni su strada sono state coordinate dalla Questura, con Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizie Locali impegnate a richiamare l’attenzione di tutti sui rischi che si corrono se non si osservano le distanze di sicurezza e non si usano correttamente le mascherine, specialmente nei luoghi al chiuso, dove è obbligatorio metterle.

In campo è scesa anche la Polizia Scientifica, con appositi team che hanno ripreso con foto e telecamere le varie fasi in cui si è svolta la movida, soffermandosi a documentare quanto accaduto davanti ad alcuni locali di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto non solo in pieno centro storico e sul lungomare, ma anche in altre zone periferiche.

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“Gli agenti della Squadra Investigativa della Divisione Polizia Amministrativa sono già al lavoro per presentare un dettagliato report al Questore, intenzionato a mostrare il cartellino rosso dell’articolo 100 del Tulps, con la conseguente chiusura del locale, ai gestori che nei giorni scorsi, pur avendo ricevuto il cartellino giallo dell’invito a lavorare in linea con i protocolli sanitari, lo hanno lasciato cadere nel vuoto, creando così una situazione di pericolo per la sicurezza e la salute delle persone” si legge in una nota della Questura di Ascoli.