SAN BENEDETTO – Sarò brevissimo. Ricevo continuamente comunicati da forze politiche di opposizione, da associazioni e anche da singoli cittadini che riguardano le problematiche dell’ospedale “Madonna del Soccorso“. Parole durissime, intimidazioni e semplici considerazioni. Tutte giuste ma con il destinatario sbagliato. Vanno rivolte al sindaco Piunti con forza e non alla Regione o ai responsabili della Sanità. Tenendo anche presente che quest’ultimi non decidono ma eseguono.

Noi come giornale rappresentiamo i cittadini ma non abbiamo il potere di entrare in campo e sospendere la partita, il nostro compito che svolgiamo da sempre con passione, serietà, coraggio e onestà è quello di informarli liberamente e indirizzarli, niente di più; le azioni devono partire dalle autorità preposte, appunto dal sindaco e dalla Giunta. E gli eletti per controllare il potere, devono pretenderlo.

Chi ha il compito e quindi il mandato di difendere la città per primo deve essere il… primo cittadino, è lui che deve finirla di farlo con parole, parole, parole e giocare con opposizione e città come il gatto con il topo, deve fare i fatti.

Il tema attuale è che i reparti, gli ultimi rimasti al Pronto Soccorso, dopo lo ‘sfascio’ degli anni precedenti, secondo la consigliera Rosaria Falco, per esempio, non torneranno al loro posto nei tempi previsti e non si sa quando. Se torneranno.

Se domani in consiglio comunale Piunti e la sua Giunta non “minacciano’ le dimissioni, se nella prossima settimana i reparti di cui sopra non saranno al loro posto, vuol dire che sono d’accordo con il sindaco di Ascoli, con i responsabili della sanità e perché no con la Regione. Fatti non chiacchiere.