SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il consiglio federale di Figc ha deciso: il calcio professionistico può riprendere anche con eventuali modifiche al format che, in ogni caso, garantirebbero comunque promozioni e retrocessioni e, solo in caso di definitiva interruzione per l’emergenza sanitaria, si potranno definire graduatorie con criteri che premino il merito sportivo.

Bocciata quindi la proposta dei presidenti di LegaPro che vedeva la chiusura anticipata del torneo, il blocco delle retrocessioni e la promozione delle prime tre in classifica di ogni girone. La quarta promossa in B, punto che trovò la maggioranza relativa per pochi voti, sarebbe stata decretata attraverso il criterio del merito sportivo (che quindi avrebbe premiato il Carpi). E oggi il consiglio federale ha rigettato al mittente la proposta e stabilito che tutti i tornei professionistici potranno ripartire concludendo i rispettivi campionati entro il 20 agosto e la stagione che dovrà ritenersi ufficialmente chiusa, per permettere la conclusione anche della Coppa Italia, entro e non oltre il 31 agosto. Decretato, invece, lo stop definitivo ai campionati dilettantistici. Ora la palla passa al Governo che il 28 maggio dovrà confermare quanto stabilito dal consiglio federale o sancire la fine definitiva dei campionati (eventualmente potrà anche rivalutare la proposta della LegaPro e decidere un destino diverso per la serie A e B).

Se anche in questo caso il governo dovesse allinearsi con la Figc, da quanto si apprende, la LegaPro potrà comunque fare opposizione e chiedere di far disputare in C solo i playoff, decretando poi 3 retrocessioni verso la D.

“Una decisione che ci lascia piuttosto sorpresi – le parole del Ds Fusco – ora non ci resta che attendere gli eventi. Aspettiamo cosa deciderà il Governo il 28 maggio e ci muoveremo di conseguenza. Nel frattempo la nostra professionalità ci impone di proseguire con gli allenamenti, che andranno avanti individualmente poi vedremo come muoverci”.