SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il giorno è tratto: oggi, 13 maggio, si registra la congiunzione di due eventi lungamente attesi. Da un lato, il Fiera Hospital di Civitanova è di imminente messa in funzione, almeno a quanto annunciato due giorni fa da Luca Ceriscioli e Guido Bertolaso che hanno dichiarato che la struttura sarebbe diventata operativa entro pochi giorni (clicca qui).

Dall’altro il numero odierno di ricoverati in terapia intensiva e semi-intensiva nelle Marche, per Covid-19, è sceso al di sotto della fatidica soglia di 84 unità: 80 precisamente, di cui 20 in intensiva e 60 in semi-intensiva.

Ci si dovrebbe dunque attendere dunque che gli 80 pazienti prendano posto nell’Astronave di Bertolaso e Ceriscioli, “invidiata in tutta Italia” secondo quanto dichiarato dall’ex capo della Protezione Civile.

Certo c’è anche l’opzione, avanzata tempo fa dall’assessore alla Protezione Angelo Sciapichetti, che per primi vengano trasferiti al Fiera Hospital i pazienti ricoverati all’ospedale di Civitanova per Covid-19: appena 2 in terapia intensiva, 5 in semi-intensiva, 11 in non intensiva, quindi 18 in tutto (il che equivarrebbe a dire che il Fiera potrebbe ospitare domani altri 64 pazienti).

Oppure c’è la terza opzione, un po’ alla Mike Bongiorno: ricoverare al Fiera Hospital soltanto i nuovi malati, lasciando quelli che sono negli altri ospedali nelle strutture dove si trovano fino al termine della cura. Questo aveva detto il presidente Ceriscioli.

Fatto sta che ancora oggi i pazienti Covid-19 nelle Marche sono 231 più altri 184 ricoverati in strutture di accoglienza, per un totale di 415.

C’è infine l’altro tema: in caso di seconda onda, il Fiera Hospital accoglierà i primi 84 pazienti (anche se i posti letto sono per terapia intensiva e semi-intensiva, sembra che accoglierà anche quelli meno gravi) ma se il numero dei contagiati aumenterà, saranno via via ri-occupati i reparti di malattie infettive di Torrette, Pesaro, Fermo e quindi gli ospedali di San Benedetto, Civitanova, Camerino, Jesi, Senigallia, che sarebbero dunque nuovamente svuotati. Nonostante la potenza di fuoco degli 84 posti letto del Fiera Hospital che l’Italia ci invidia.