ANCONA – Si è appena conclusa la conferenza stampa, fatta l’11 maggio, con la quale il Presidente Luca Ceriscioli, gli assessori Manuela Bora e Moreno Pieroni e il presidente Anci Maurizio Mangialardi hanno presentato i protocolli regionali sul turismo e sul commercio.

Sotto il dettato delle dichiarazioni, qui il video integrale.

Qui articolo con sintesi completa di tutte le norme nella Regione Marche

Tutto sulla “Fase 2” nelle Marche: negozi, ristoranti, bar, chalet, tatuatori, servizi sanitari

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Tra le novità: il distanziamento tra gli ombrelloni sulla spiaggia è di 10,5 metri quadrati. Nelle spiagge libere la distanza tra le persone deve essere di due metri e tra gli ombrelloni di 4 metri. Il protocollo marchigiano sulle spiagge è simile a quello dell’Emilia-Romagna e dovrebbe partecipare anche l’Abruzzo per garantire uniformità.

Regole anche per camping, villaggi, hotel, tutto sulla base di distanziamento sociale, divieto di assembramento, massima sicurezza. Sanificazione assidua sia sulle strutture balneari che negli alberghi.

Luca Ceriscioli Presidente della Regione Marche: “Abbiamo previsto la riapertura non solo delle attività economiche ma anche sociali. In giornata presenteremo l’elenco dai centri estivi, servizi diurni, sono tutti servizi a favore delle famiglie in considerazione della riapertura dell’attività economica. Gli alberghi non hanno avuto l’obbligo di chiudere, noi equipariamo l’extraalberghiero all’alberghiero per poter avviare già da oggi queste attività in modo che nella riapertura si metta in moto anche questo segmento importante.

Oggi ci sarà l’incontro con il ministro Boccia che spero confermerà la data del 18, noi abbiamo le carte in regola perché siamo la miglior regione d’Italia come dato epidemiologico, ma per poter fare quello che abbiamo definito nelle riaperture significa che dobbiamo mantenere questo distanziamento, perché se si dovesse riaccendere il dato pandemico saremmo costretti a tornare indietro nel percorso di riaperture. E’ una responsabilità che riguarda tutti quanti. Le linee guida hanno un senso per dare almeno 10 giorni di lavoro per implementare le novità. Se in settimana emergeranno delle necessità di cambiamento lo faremo: dobbiamo dare sicurezza al cliente, ai lavoratori e all’imprenditore. Non facciamo improvvisazioni: la filosofia della riapertura è riaprire il prima possibile ma in sicurezza.

Le linee guida sono una scelta nostra, la concordia con il governo è il 18 maggio e le linee guida sono un nostro contributo al governo in termini di ispirazione. Stiamo lavorando anche per quanto riguarda musei, ad esempio alla Grotte di Frasassi non è molto difficile.

Volendo come autorità sanitaria i sindaci possono anche derogare a quanto da noi o dal governo stabilito.

Sugli eventi e sullo spettacolo non abbiamo il protocollo perché non abbiamo ancora indicazioni, ma lo faremo presto”.

Maurizio Mangialardi Anci Marche: “Per noi è stato molto importante ma anche molto faticoso, in questi giorni c’è stato un serrare le fila per fare delle regole, abbiamo condiviso il percorso che ha voluto il presidente, ovvero mettere a disposizione protocolli prima ancora che lo facesse il governo. Siamo convinti che il lavoro sia propedeutico anche all’azione del governo, che potrà magari recepire le nostre linee di indirizzo. Soprattutto per il turismo c’è stato un lavoro enorme, da alberghi, strutture e stabilimenti balneari. Il tema che ha guidato tutto è il distanziamento sociale. Un grande lavoro, qualche volta fughe in avanti sulla comunicazione esterna”.

Manuela Bora, assessore Attività Produttive: “Venerdì ci siamo incontrati con Anci sui protocolli per bar, mercati. Quello invece per estetisti e parrucchieri si è svolto con un esperimento venerdì scorso. Ringrazio la mia struttura e anche l’ufficio Igiene della Regione Marche, è evidente che la riapertura non deve essere condizionata dal venir meno delle misure di sicurezza. E’ importante che ciascuno di noi, quando si recherà in queste strutture, si renderà conto che la prevenzione casalinga sarà fondamentale. Nei prossimi giorni faremo informazione a 360 gradi su tutta la Regione: cerchiamo di sfruttare al meglio dei giorni che attendono da qui al 18 per informare al meglio.

L’inizio dei saldi sarà posticipato al 1° agosto, aspettiamo la ratifica della conferenza. Per quanto riguarda bar e ristoranti abbiamo pensato di garantire le condizioni di sicurezza. Laddove i clienti siano familiari o conviventi non c’è l’obbligo di usare dispositivi mobili. Se invece non si è lo stesso nucleo familiare c’è l’obbligo di distanziamento di un metro o di introdurre dispositivi di sicurezza mobili, ovvero le barriere plexiglas.

Per i negozi di abbigliamento bisogna entrare evitando gli assembramenti, spogliatoi sanificati e utilizzo mascherine obbligatorio”.

Moreno Pieroni, assessore al Turismo: “Possiamo dire che siamo la prima Regione italiana che approva con un atto ufficiale i percorsi di protocollo e linee guida. Nel Turismo abbiamo voluto dare un messaggio chiaro, come individuazione della data del 29 maggio come apertura della stagione estiva. Abbiamo collaborato con l’assessorato all’Ambiente.

I protocolli sul Turismo: oggi c’è una ulteriore novità, per la sicurezza di cittadini e turisti che vanno nelle spiagge private. Abbiamo quattro protocolli per il turismo.

Strutture alberghiere: qui meno criticità ma abbiamo voluto spiegare bene. All’interno delle stanze sarà obbligatoria la sanificazione ogni volta che c’è il cambio del cliente e igienizzazione continua. All’ingresso dell’albergo serve distanziamento, mascherine. Inoltre per quanto riguarda il ristorante interno sarà preferibile il buffet per evitare assembramenti, i camerieri devono avere mascherine e guanti, portati non sui vassoi ma sui piatti. Vogliamo dare un messaggio: chi arriva nelle Marche è sicuro dal punto di vista sanitario. Questo vale anche per b&b country house.

Il secondo protocollo riguarda villaggi e campeggi. Abbiamo prestato molta attenzione a questo. Nei villaggi le criticità riguardavano piscine, servizi igienici e animazione. Per le piscine abbiamo previsto che possono essere installati lettini purché distanziati di due metri che abbiamo mantenuto per le spiagge. Le attrezzature devono essere segnalate. All’interno delle piscine abbiamo previsto che ogni 10 metri quadrati possono entrare al massimo 4 persone. Per i servizi igienici, forse il punto più difficile, abbiamo voluto la sanificazione 2-3 volte al giorno e igienizzazione continua.

La cosa più interessante del pacchetto nazionale sono i buoni vacanze per le famiglie con un reddito sotto i 30 mila euro. Stiamo rimodulando la comunicazione regionale, l’obiettivo è fare comunicazione mirata dal 18-20 maggio a giugno per essere sul digitale e sulle radio nazionale. Stiamo ragionando su altre due misure: riguarda i marchigiani nel mondo, abbiamo un’associazione con 1,5 milioni di marchigiani all’estero, vorremmo coinvolgerli e attrarli.

Strutture balneari: percorso non semplice, abbiamo dovuto coniugare le esigenze della sicurezza con quelle dell’impresa. Abbiamo svolto degli incontri, eravamo partite da normative diverse, oggi in giunta abbiamo deciso di fare un percorso condiviso tra noi, Emilia-Romagna e forse Abruzzo, per dare un messaggio univoco. Chi arriva qui avrà le stesse situazioni.

Il distanziamento negli ombrelloni sarà di 10,50 metri quadri per ombrellone. Sarà un distanziamento importante. All’interno delle strutture balneari, chi prende i lettini separati dagli ombrelloni abbiamo due metri di distanziamento. All’interno della struttura, consigliamo di evitare le docce calde al chiuso delle cabine, preferiamo all’aperto.

Negli ombrelloni privati ci sarà un ombrellone per ogni famiglia; se sono due famiglie devono essere distanti con i lettini e non possono stare troppo vicini agli altri; oppure possono prendere insieme l’ombrellone ma non essere al mare tutti insieme. Ci sarà sanificazione continua soprattutto al cambio di cliente.

Il titolare avrà il primo controllo ma poi lo faranno anche le autorità, come la Capitaneria di Porto.

Spiagge libere: ne abbiamo parlato con i territori e i sindaci. Il principio ispiratore è stato uno: le spiagge libere devono restare come negli anni passati. Abbiamo due sole possibilità: distanziamento di due metri tra lettini o asciugamani e ombrelloni a quattro metri. I sindaci ci hanno chiesto di valutare come gestire gli spazi ristretti. Le spiagge libere hanno il principio dell’ingresso gratuito. Noi pensiamo anche ai finanziamenti che arrivavano per la sicurezza ai comuni della costa dovrebbero essere dedicati alla sicurezza delle spiagge libere. Siamo contrari al pagamento dell’ingresso delle spiagge libere.

Il controllo delle spiagge libere è una competenza comunale, ogni comune farà come meglio crede.

Lo sport nelle strutture balneari vengono gestiti come negli sport, in questa fase sono vietati, poi se nel tempo arrivano altre indicazioni del governo vedremo. Abbiamo dato la possibilità di inserire ombrelloni in quegli spazi”.