TERAMO – Nella serata di ieri, 9 maggio, l’Arma dei Carabinieri ha effettuato in tempi ristrettissimi un trasporto urgentissimo di plasma dal Policlinico San Matteo di Pavia all’ospedale di Atri nel Teramano a beneficio di una paziente 70enne della provincia di Teramo, ricoverata da settimane perché positiva al COVID-19 e in gravi condizioni.

Nel pomeriggio Piergiorgio Ferretti, Sindaco di Atri, e  Enrico Marini primario di medicina e coordinatore per l’emergenza COVID-19 presso l’ospedale di Atri, si erano rivolti al Comando Provinciale Carabinieri di Teramo, segnalando l’estrema urgenza dell’operazione ai fini dell’avvio di un protocollo sperimentale messo a punto nel nosocomio lombardo (centro di eccellenza in Italia per la battaglia contro il COVID-19 e in prima linea nella sperimentazione di nuove tecniche per la cura) che prevede la trasfusione di plasma di un paziente guarito dal virus che abbia sviluppato gli anticorpi.

La Sala Operativa del Comando Generale dell’Arma ha immediatamente attivato la sua componente aeromobili e in brevissimo tempo (alle 18) un aeroplano Piaggio 180 dei Carabinieri è decollato dall’aeroporto di Pratica di Mare (Roma) e ha raggiunto quello di Linate (Milano), dove il prezioso plasma è stato prelevato e trasportato all’aeroporto di Pescara.

Lì è stato trasbordato su un elicottero del 5° Nucleo Carabinieri e trasferito immediatamente al campo sportivo di Atri, dove è giunto alle 20.30 ed è stato preso in consegna dai Carabinieri della locale Stazione e ceduto nelle mani del personale sanitario del nosocomio atriano che, scortato anche dal Radiomobile dell’Arma, ha raggiunto l’ospedale e avviato la trasfusione.

L’operazione è stata un esempio di perfetta sinergia tra diverse componenti dello Stato (Arma dei Carabinieri, sanitari e amministrazioni comunali), che dal primo istante sono in prima linea per contenere la diffusione del contagio e la cura del virus.