Abbiamo già scritto tante domande, per ora tutte inevase. Ma la sortita odierna di Guido Bertolaso, ex Capo della Protezione Civile investito dal compito di realizzare un ospedale Covid alla Fiera di Civitanova, ci impone di seguire la cronaca e andare al sodo.

Tante le affermazioni di Bertolaso rilasciate all’interno di quella che ha definito, lui stesso, Astronave. Ma non di balle spaziali ci occuperemo ma di concretezza. Infatti Bertolaso ha dichiarato che la funzionalità del Fiera Covid Hospital (oggi attaccata duramente dai medici e dai sindacati) si misurerà non solo o non tanto nel tempo presente, ma in virtù di una preparazione allo scenario peggiore che si possa realizzare.

Nei giorni scorsi, infatti, eravamo stati cauti, prefigurando, per la temuta seconda onda autunnale di contagi, un livello pari a un terzo o poco più rispetto a quanto registrato a fine marzo. Non volevamo passare per menagrami. Bertolaso però ha ragione: il principio di precauzione impone di prepararsi allo scenario peggiore nel realismo delle ipotesi (quindi senza catastrofismi).

Dunque ipotizziamo che lo scenario peggiore sia quello di ripetere, pari pari, i numeri di fine marzo. Poniamo di avere nuovamente un picco di 1150 pazienti ricoverati. Di questi, 84 entrerebbero nel Fiera Covid Hospital di Civitanova, mentre gli altri 1066 troverebbero posto negli altri ospedali marchigiani.

DOMANDA A CERISCIOLI E BERTOLASO

E’ vostra affermazione reiterata quella che il Fiera Hospital sarebbe servito per gestire dapprima l’emergenza (carenza posti letto in terapia intensiva), quindi a liberare gli altri ospedali marchigiani e infine ad essere utilizzato precauzionalmente in caso di “seconda onda” da coronavirus.

Dunque in caso di seconda onda con uno scenario di ricoverati simile a quello della prima e dunque con un picco di 1150 ricoverati marchigiani (in terapia intensiva, semi-intensiva, ricoverati con sintomi, post-acuti), dove e in che modo verranno curati gli altri 1066 pazienti?

Di seguito la prima domanda della nostra rubrica “Una domanda al giorno a Ceriscioli e Bertolaso”.

Prima domanda a Bertolaso e Ceriscioli: “Esiste un Piano di Emergenza Epidemia Marche?”