SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tante volte, negli ultimi anni, abbiamo stimolato la politica sambenedettese a ripensare i criteri di sfruttamento del lungomare. Dopo la pedonalizzazione del lato est a Porto d’Ascoli (1987) e la realizzazione della pista ciclabile (1994) non vi sono state modifiche di alcun tipo, ad eccezione delle riqualificazioni estetiche che hanno interessato prima proprio Porto d’Ascoli (2004-06), poi, lentamente, il tratto nord (2017-2019).
San Benedetto 2050: sei chilometri pedonali con viale delle Tamerici, dei Tigli e il Molo Sud
Pedonalizzazione intelligente da estendere al tratto est per arrivare fino al Molo Sud, riuscendo a vendere nei mercati internazionali del Turismo ben sei chilometri di passeggiata sul mare (dalla Rotonda Salvo d’Acquisto alla punta del Molo Sud) accompagnati da opere d’arte, giardini, stabilimenti balneari accoglienti. Una necessità inderogabile e a basso costo (l’aggiustamento della carreggiata per consentire il doppio transito sulla corsia ovest, stimato dall’architetto Farnush Davarnapah, costava poche decine di migliaia di euro), mentre città che non hanno avuto la fortuna di avere dei waterfront così affascinanti si stanno attrezzando per vendere (e ci risiamo) quello che già oggi chiamano “Il Parco sul Mare più grande d’Europa“.
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Fa bene quindi vedere quello che stanno facendo e pensando a Rimini, perché le sferzate e i paragoni scomodi possano svegliare una città seduta su se stessa: “L’idea è di creare la palestra a cielo aperto più grande d’Europa. Nella nuova idea di un turismo con più spazi all’aria aperto il Parco del Mare di Rimini vuole presentarsi con questa veste“.
Non tutto il male viene per nuocere e se l’estate 2020 sarà pesantissima per il turismo (possibile una contrazione del 50% ma le norme che potrebbero essere applicate agli hotel per la riapertura suggeriscono scenari molto complicati), potrebbe tuttavia fornire l’occasione per tentare strade prima non affrontate per paura, mancanza di visione oppure – ed è il caso della politica – per la scelta di evitare discussioni che qualsiasi novità genera.
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Ecco allora che l’idea di pedonalizzare la corsia est del lungomare diventa, insieme, una necessità e opportunità. Necessario perché consentirebbe un flusso del passeggio ma anche del traffico ciclistico con l’adeguato distanziamento di un metro. Non è ai nostri fini importante quanto il distanziamento sociale durante una passeggiata sia utile o meno ai fini del contagio da coronavirus; sarebbe importante comunicare piuttosto che almeno la passeggiata sarà libera da certe costrizioni.
Ecco che l‘espansione dello spazio libero per passeggio e bicicletta sarebbe fondamentale, considerando anche la preventiva riduzione del traffico automobilistico.
Attenzione: sappiamo che un cambiamento del genere in piena emergenza coronavirus (ovvero senza neppure poter fare incontri preventivi di spiegazione e sensibilizzazione della popolazione) è difficilmente percorribile in toto. Ma sarebbe l’occasione per iniziative spot.
Un anno fa una prova generale avvenne in occasione della manifestazione delle Frecce Tricolori: la corsia est venne chiusa per un sabato e una domenica con tantissime bancarelle e stand che diedero al lungomare sambenedettese una nuova immagine.
Perché dunque non promuovere alcuni fine settimana di giugno in questa veste? Sembra abbastanza pacifico che il mese di giugno non vedrà effettiva presenza di turisti in alberghi e residence, e persino il turismo di tipo pendolare sarà notevolmente ridotto. Allora perché non tentare?
Perché non mostrare uno spazio naturalmente portato ad essere una palestra a cielo aperto senza bisogno di investimenti significativi, almeno in questa fase? Viviamo in un’epoca in cui la circolazione di foto sui social a volte paga di più, in termini di immagine, che di campagne mediatiche costose.
Insomma, un mese di prova intermittente di sabato e domenica, da rinnovare e aggiustare nel tempo. Con i dovuti accorgimenti, ci si presenterebbe alla stagione 2021 (esternalità imprevedibili a parte) con un aspetto rinnovato e appetibile: una grande passeggiata al posto di parcheggi e automobili.
Se non ora, quando? Mai.
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Pedonalizzare il resto del lungomare nord?
Certo. Belle parole. E poi le macchine dove le parcheggiamo? Sulla Nazionale?
Basta far capire che bisogna usare più le biciclette e i piedi. Per esempio, vista l’esperienza del virus, basterebbe impedire che le auto non possono essere parcheggiatea oltre 500 metri dalla propria abitazione. Sarebbe una limitazione utile. In questi giorni si sono visti accanimenti superiori sulla nostra libertà e la gente ha risposto bene. E anche ripensare al trasporto pubblico.
Non vedo e credo però che l’amministrazione Piunti abbia la capacità mentale di ragionarci. Magari anche per sciocca presunzione o per partito preso. Gli chiediamo di ragionarci non di … ubbidire. Ma possiamo andare avanti così?
Basta con le biciclette e le isole pedonali, du palle ! piu auto e benzina per tutti !
????? Da tso
Dall’articolo sul progetto di Farnush linkato sopra: “Al momento in quella parte del lungomare sono presenti 227 parcheggi, mentre 449 sono quelli a spina di pesce presenti nella corsia ovest e altri 338 sono quelli vicini al marciapiede ovest. Una parte dei 227 parcheggi della corsia est sarebbero stati compensati con la chiusura delle intersezioni. Ad ogni modo, specialmente intervenendo lungo Viale dello Sport, si tratta di parcheggi recuperabili anche se non sul lungomare”. Si pensi che il solo parcheggio dell’area ex tirassegno contiene 300 posti auto, molti più di tutti quelli disponibili nella corsia est, e per anni è… Leggi il resto »
Il lungomare di Sanbenedetto é una via storica e i turisti lo trovano comodo anche per questo. Chiudendo tutto, d’inverno resterebbe una schifezza deserta. D’estate non permetterebbe ai turisti di avere l’auto difronte l’hotel.
Si sbaglia e di molto
Il PARCO DEL MARE è un parco giochi, niente da eccepire, certamente interessante per chi può e vuole continuare a giocare, mentre un PARCO MARINO è un progetto capace di cambiare veramente i paradigmi attualmente vigenti.
Vogliamo continuare a giocare? Possiamo continuare a giocare?
Non so perché ma qualcosa mi dice che di questo passo “ci divertiremo un mondo” .