Sarà in diretta la conferenza stampa di Giuseppe Conte, questa sera, domenica 26 aprile, alle ore 20.20. Il Presidente del Consiglio illustrerà i temi della cosiddetta “fase 2”, ovvero la ripresa delle attività economiche con l’attenzione da porre con il coronavirus Covid-19 in circolazione. La seguiremo in diretta video e cronaca testuale.

“Affronteremo una sfida dura e complessa anche nei prossimi mesi, so che molti di voi dopo settimane di rinunce e privazioni vorrebbero un rallentamento delle misure. Potremmo affidarci alla rabbia e al risentimento in questa fase, prendendocela con chiunque ci capiti a tiro. Non mancano occasioni ed elenco.

Oppure scacciare via rabbia, risentimento, pensare a cosa ciascuno di noi può fare. Dipende da noi. Da ciascuno di noi.

Dobbiamo gettare le basi per la ripartenza del paese, rimboccandoci le maniche. Il governo farà la sua parte. Deve essere una stagione intensa di riforme, per cambiare le cose che nel paese non vanno e non vanno da tempo. L’avete visto, ci siamo battuti per cambiare tutte le cose che non vanno, in Europa e in Italia.

Il piano che illustro parte dal 4 maggio.

Conviveremo con il virus e adotteremo tutte le precauzioni e anche i dispositivi di protezione individuale. Il commissario Arcuri fisserà il prezzo di mercato delle mascherine, il prezzo sarà equo per consentire alle imprese che producono di avere un piccolo margine di guadagno ma non speculazioni. Elimeremo anche l’Iva.

Il prezzo sarà di 0,50 per le mascherine chirurgiche.

Recovery Fund, sembrava impensabile fino a qualche settimane fa. La reazione deve essere coraggiosa, le varie iniziative prese dalle istituzioni europei si è arricchito, il Recovery Fund consentirà alle nazioni più colpite tra cui l’Italia di ricorrere a questa solidarietà, grazie alla convergenza che si è creata tra i vari paesi.

Certo, se non avessimo posto con forza le questioni già nel consiglio europeo di marzo non avremmo ottenuto quello che abbiamo ottenuto. Questo è il sistema Italia perché ha ottenuto questa risposta, io sono la punta di questo sistema che abbiamo ottenuto grazie alla serietà del nostro comportamento.

Adesso dobbiamo andare al traguardo finale e dobbiamo tradurre questo strumento in un tavolo tecnico, riempiendolo di consistenza economica ed evitare che attraverso questo strumento si crei più debito pubblico per paesi come l’Italia e soprattutto renderlo subito disponibile.

Misure economiche, so che qualcuno di voi è insoddisfatto ma lo sforzo è eccezionale: 78 mila domande per il bonus baby sitter, quasi 3,5 milioni di bonus da 600 euro già liquidati, oltre 100 mila nuove domande per reddito di cittadinanza. Ci sono certo dei ritardi, ma parliamo di 11 mila domande. La mole di domande arrivate veniva trattata dall’Inps in 5 anni. Ci sono ritardi anche per la Cassa Integrazione in Deroga, ma si devono muovere velocemente le Regioni perché dobbiamo avere i flussi, appena avremo tutto potremo erogare quanto dovuto un minuto dopo.

Le imprese: è allo studio un pacchetto di misure per poter intervenire. Con il decreto da 55 miliardi abbiamo più aiuto per gli autonomi e ad esempio per le autonome. Chi ha avuto il bonus da 600 euro potrà averlo rinnovato con un semplice clic.

Aiuteremo le imprese, il nostro obiettivo è quello di avere non più sussidiati ma più occupati. Non dimentichiamo settori particolarmente colpito come il turismo che non potrà recuperare, un settore che produce dal 10 al 15% del pil e avrà bisogno di un robusto sostegno del governo.

C’è anche un decreto “sblocca paese”, non possiamo sbloccare i singoli cantieri. Ci guardano a livello internazionale, ci guardano anche con ammirazione per molti provvedimenti che abbiamo preso, ci stanno chiedendo una copia e io confido che anche nella ripresa dovrà essere ammirata.

Nuovo DPCM.

Gli spostamenti resteranno all’interno della Regione per motivi di necessità, lavoro, salute. Aggiungiamo soltanto gli spostamenti mirati per far visita a congiunti, sappiamo che molte famiglie sono rimaste separate ma attenzione saranno visite mirate con mascherine e divieto di assembramento. Non party privati e ritrovi di famiglia.

E’ fatto divieto di trasferirsi in una regione diversa. Tra regioni è consentito solo per esigenze lavorative e motivi di salute.

Regola più stringente: chi ha una sintomalogia con problemi di febbre oltre 37,5 e raffreddore devono restare nel proprio domicilio.

Divieto di assembramento in luoghi pubblici ma anche privati.

Il sindaco può disporre anche la chiusura di singole parti dove non si possono garantire le distanze. Concesso ingresso in parchi e ville purché sia contingentato l’ingresso, i sindaci possono chiudere queste aree se vogliono.

Attività sportiva: adesso ci si potrà allontanare anche dalla propria abitazione ma rispettando la distanza di almeno due metri dall’uno all’altro, per semplice attività motoria 1 metro.

Dal 4 maggio consentite le sessioni di allenamento di atleti professionisti e non professionisti purché riconosciuti dal Coni, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e a porte chiuse.

Cerimonie funebri, c’è stata una fitta interlocuzione del comitato tecnico-scientifico. Ci ha addolorato il fatto di aver assistito a tanti decessi senza possibilità di un gesto di raccoglimento in occasione di una cerimonia funebre. Saranno adesso consentiti, al massimo con 15 persone rispettando rigorosamente le misure di distanziamento sociale. Ringrazio la Cei e chi ha una particolare sensibilità religiosa, è una libertà fondamentale, comprendo la sofferenza che tutto ciò sta provocando, per altre cerimonie religiose confido di confezionare un rigoroso pacchetto di prescrizioni a breve.

Bar e ristoranti possono far consegne a domicilio, dal 4 maggio anche ristorazione con asporto, ma non ci possono essere assembramenti. Si entrerà uno alla volta e il cibo si consumerà a casa o in ufficio ma non davanti al posto di ristoro.

Attività produttive: riapriamo dal 4 maggio tutta la manifattura, le costruzioni e il commercio all’ingrosso funzionale alla manifattura e alle costruzioni, con un piano articolato e strutturato. Il presupposto è il rispetto rigoroso dei protocolli di sicurezza, ne abbiamo sottoscritto un altro il 24 aprile. Ringrazio i ministri e le parti sociali che hanno lavorato a questo.

Recuperate subito questo nuovo protocollo, iniziate a lavorare, nei prossimi giorni sono consentite attività per adeguare i luoghi di lavoro alle nuove misure.

Protocollo di sicurezza per le aziende di trasporto: tutte si predispongano al rispetto delle prescrizioni.

Tutela della salute dei lavoratori sui cantieri, un nuovo protocollo.

Noi ci avviamo ad allentare il lockdown per il 4 maggio, ma abbiamo predisposto un meccanismo sofisticato nel quale le regioni dovranno ogni giorno informarci sull’andamento della curva epidemiologica locale e sul sistema sanitario locale.

Con tutti questi dati il Comitato scientifico potrà elaborare le situazioni critiche, il 7 maggio il ministro della Salute indicherà delle soglie sentinella, ovvero la possibilità di intervenire in caso di situazioni critiche locali e così chiuderemo il rubinetto. Non possiamo consentire un andamento che ci sfugga dal controllo.

Ci assumiamo il rischio dell’apertura con tutte le precauzioni del caso.

Il 18 maggio abbiamo in programma la riapertura del commercio al dettaglio, dopo che il 4 ripartirà il commercio all’ingrosso.

Il 18 maggio vorremmo riaprire musei mostre e biblioteche e allenamenti in campo sportivo.

Il 1° giugno è la data per cui vorremmo riaprire le attività dei bar, ristorazioni, parrucchieri, centri estetici e di massaggio.

Il programma è differito a tappe, ci prendiamo qualche giorno ancora per adottare una serie di cautele che pubblicheremo per tempo. Faremo il possibile per intervenire ad altre attività, pensiamo agli stabilimenti balneari, in modo da consentire una programmazione mirata della stagione balneare.

In seguito al video le domande.

In diretta da Palazzo Chigi

Gepostet von Giuseppe Conte am Sonntag, 26. April 2020

Roberto Aprea, Radio Kiss Kiss: Ora siamo nella Fase 2, come si arriverà alla 3?

“Una cosa per volta, i contagi zero comprendono la terapia risolutiva e il vaccino. Questo non possiamo saperlo. Noi possiamo dire che adesso dobbiamo avviarci alla fase 2, far ripartire il paese in totale sicurezza. La convivenza con il virus non dipende solo da noi ma anche dall’evoluzione scientifica, e non abbiamo che previsioni molto generiche”.

Costanza Calabrese, Tg5. Come si può venire incontro alle famiglie che tornano al lavoro ma con i bimbi a casa?

“Avremo le scuole chiuse fino a fine anno scolastico e voglio spiegare perché. Ne abbiamo riflettuto a lungo. E’ complicato far vivere il diritto alla salute con quello dell’istruzione. Il rischio sarebbe elevatissimo, di far aumentare il numero di contagi nel giro di una o due settimane, tenendo conto che l’età media del personale docente nelle scuole è la più elevate in Europa. Con l’aiuto della task force di Colao e del Comitato scientifico abbiamo aperto ad un rischio calcolato. Il ministro sta lavorando per far ripartire la scuola a settembre nella maniera migliore possibile. Ringrazio il comparto della scuola, l’attività sta funzionando mediamente bene.

Tra le cose più immediate ci sono gli esami di Stato, si farà di tutto per consentire l’esame di stato a tutti gli studenti interessati in presenza e piena sicurezza.

Il governo ha assunto un impegno ben preciso, far svolgere i concorsi per far assumere 24 mila precari e 36 mila giovani aspiranti.

So che le famiglie possono incontrare delle difficoltà, tanto più che adesso tornano a lavorare più genitori. Ma stiamo cercando di mettere a punto nuove misure: congedo straordinario, bonus baby sitting.

Valerio Piccioni, Gazzetta dello Sport. Il segnale di una possibile ripresa del campionato di calcio di Serie A potrebbe dare il segnale di un ritorno alla normalità dell’Italia o ritiene che per il momento lo Stato d’anima dell’Italia non sia pronto per questo.

“Sono un appassionato di calcio e all’inizio ci sembrava strano che il campionato potesse essere sorpreso, ma tutti, anche i tifosi, hanno capito che non c’era possibilità alternativa. Il ministro Spadafora da domani lavorerà tutte le componenti del calcio e del mondo sportivo per valutare le condizioni anche per consentire che possano terminare i campionati sospesi. Se arriveremo a quella conclusione garantiremo tutte le massime condizioni di massima sicurezza”.

Michele Esposito, Ansa. Autocertificazioni, si può sapere di più. Aiuti europei, vuole portare il pacchetto di aiuti alla discussione in Parlamento?

“Per quanto riguarda il rientro nelle proprie abitazioni, lo consentiamo perché ci sono persone che sono rimaste isolate. Per quanto riguarda il voto del Parlamento ho sempre detto che lo faremo, valuteremo come si esprimerà. Voglio rassicurare che semmai ci sarà un passaggio sul Mes si parlerà comunque sempre dal Parlamento quando avremo il documento finale.

Autocertificazione: comprendo che questi moduli sono stati modificati ma è chiaro che nel momento in cui il regime degli spostamenti rimane limitato, il sistema dell’autocertificazione non può essere abbandonato. Fino a quando ci saranno delle ragioni per giustificare lo spostamento. Non ci sarà il Libera Tutti”.