SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una nota, giunta in redazione, da un gruppo di operatori di commercio su aree pubbliche con firma del coordinatore Domenico Fiorinelli.

Siamo un numeroso gruppo di Operatori di Commercio su Aree Pubbliche (ex Ambulanti), sia del Settore alimentare che extra alimentare, che partecipiamo ai Principali Mercati Settimanali della Regione Marche e Regione Abruzzo. 

Con la presente vogliamo rappresentare alle Amministrazioni Comunali sedi di mercato e alle Amministrazioni Regionali, competenti per la politica commerciale, le critiche condizioni che attanagliano la categoria e la stanno portando verso il rischio estinzione.

Ci si sta avviando verso la Fase 2 di questa grave emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus e dopo circa due mesi di totale fermo del nostro lavoro, ancora non si riesce a comprendere come ripartirà il nostro Comparto, prima e più antica forma di Commercio al mondo.

Si parla di Grande Distribuzione, Medie Strutture di Vendita, Esercizi di Vicinato, PPEE, Ristoranti e comunque, più in generale, di tutto il Settore Produttivo Nazionale, ma dei poveri Operatori su Aree Pubbliche nessuno parla. Per decenni e decenni abbiamo sostenuto la vita sociale, oltre che economica, delle città, dei paesi e dei borghi in cui operiamo. Ovunque serviva rilanciare un angolo di città, ecco l’Operatore Ambulante a sacrificarsi, il più delle volte nemmeno veniva ringraziato.

Oggi che rischiamo l’estinzione non troviamo al nostro fianco nessuno che ci supporta e ci rincuora con una politica di sostegno adeguata al grave momento che stiamo vivendo. Le Amministrazioni, da quelle Locali al Governo, debbono comprendere che dietro ai circa trecentomila operatori su Aree Pubbliche a livello nazionale, vi sono altrettanto nuclei famigliari. Una massa enorme di persone che nulla ha mai chiesto ma molto ha dato.

Oggi è importante comprendere che chi ha bisogno è la categoria degli Ambulanti e che è necessario sostenerla in maniera forte e decisa.

Tra i promotori di questa iniziativa vi sono anche Operatori di oltre settanta anni che hanno dedicato la propria vita a questo lavoro, Operatori nettamente più giovani, tra i venti e i quaranta anni, che investono in questa attività, aggiornandosi al fine di renderlo redditizio per la propria famiglia e per le città ove operano, creando sinergie importanti con il tessuto socio economico che circonda le loro attività nelle più belle piazze delle nostre Regioni. Siamo fermi a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus da circa 2 mesi.

Una pandemia mondiale che nessuno di noi sta sottovalutando e che spaventa tutti, dai più giovani ai più anziani. Questo a sottolineare che siamo perfettamente consapevoli che Regioni e Comuni si trovano a fronteggiare una realtà difficile che presenta non pochi ostacoli, per questo il nostro intento è quello di darvi la più completa disponibilità nel rendere il mercato un posto sicuro e favorevole a tutti.

La preoccupazione di molti di noi è che ripartendo i costi supereranno il guadagno, e in questo ci aspettiamo aiuti concreti da parte dello Stato, abbattendo le spese legate ai pagamenti dei posteggi e le tasse connesse al nostro lavoro.

Considerando anche che la maggior parte di noi ha già investito nell’acquisto della merce primaverile, merce da pagare ai fornitori, ciò vuol dire che se si ripartirà, molti lavoreranno per pagare i propri debiti e rendendo il proprio guadagno pari a 0.

Essendo noi i diretti interessati e conoscendo le eventuali problematiche meglio di chiunque altro, vi descriviamo le proposte che ci premono di più, in maniera concreta:

  • Il vantaggio di svolgere l’attività all’aria aperta ci permette di garantire una sicurezza maggiore rispetto a luoghi chiusi (incubazione del virus nulla, ricambio d’aria assicurata).
  • Ognuno di noi rinuncerà a parte della propria area vendita, così che aggiungendosi a quella che divide normalmente come passaggio minimo obbligatorio tra ogni banco si arrivi ad una distanza di sicurezza che garantisca il distanziamento sociale.
  • Ognuno di noi provvederà a fornire le precauzioni previste, protezioni individuali per il venditore, mascherine, guanti usa e getta e gel igienizzante anche per il cliente.
  • Proporremo percorsi di flusso obbligatori in modo da evitare assembramento di persone.
  • Chiediamo inoltre la cancellazione di Tosap ed Inps per tutto il 2020.

Ci auguriamo che le Istituzioni prendano in considerazione ed ascoltino le richieste di chi da anni scende in piazza e svolge questo lavoro con dignità e sacrificio, chiediamo solo di poter ripartire ed affrontare tutte le incognite passo dopo passo, insieme, tutelando gli interessi ma soprattutto la sicurezza di tutti.