SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito pubblichiamo la risposta del dottor Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, in merito alle questioni da noi poste circa la ricerca dell’O.n.s. che ha stimato l’ultimo contagio da Covid-19 per le Marche al prossimo 27 giugno, penultima regione italiana ad uscire dal contagio coronavirus, seguita solo dalla Lombardia (28 giugno). Commentiamo di seguito.

***

Gentile dottor Flammini,
ho visto le sue elaborazioni, le quali sembrano dare segnali di ottimismo per la sua Regione.
Tuttavia, le segnalo che i modelli che interpolano le serie storiche si basano sui dati dell’intero periodo, lei invece fa rifermento a due settimane. Capirà che tale scelta non è condivisibile quando si stimano dei modelli, altrimenti ogni ricercatore può scegliersi il periodo che preferisce. Ripeta l’esercizio partendo dai dati di febbraio e vedrà un altro film.

Le allego le curve che rappresentano i dati osservati e quelli stimati al 17 aprile, osservi che le Marche hanno un trend di discesa molto più lento delle altre regioni da lei citate, simile solo a quello della Lombardia.

Di seguito i grafici dell’O.n.s. per quanto riguarda Marche e Lombardia e Liguria, da noi scelta perché regione con popolazione simile alle Marche e che quindi consente un confronto più puntuale. In fondo i nostri commenti.

L’asse verticale sono i nuovi casi attesi secondo le stime, il proseguimento ideale della curva è la tendenza futura (in questi grafici non rappresentata). L’asse orizzontale non parte da zero perché l’inizio della registrazione dei dati è avvenuto dopo l’effettivo inizio dei contagi (i primi dati considerati partono dal 24 febbraio)

CURVA MARCHE

CURVA LOMBARDIA

CURVA LIGURIA

COMMENTO

Ringraziamo il dottor Solipaca per la risposta. Ovviamente la nostra analisi 1-17 aprile è motivata dalla necessità di verificare l’evoluzione attuale dei contagi. Per ipotesi scolastica, se la regione A avesse sviluppato 10 mila contagi nel mese di marzo e zero ad aprile mentre la regione B zero a marzo e 10 mila ad aprile, entrambe avrebbero lo stesso numero di contagi accertati ma prospettive molto diverse: la regione A potrebbe fregiarsi di aver congelato i contagi, la B invece dovrebbe correre ai ripari con urgenza in vista di una probabile ulteriore diffusione.

Di seguito due tabelle: nella prima l’evoluzione dei contagi accertati dal 1° al 17 aprile nelle regioni italiane maggiormente colpite, dove si evince che le Marche, pur avendo una evoluzione negli ultimi 17 giorni inferiore a meno della metà del Piemonte (uscita secondo O.n.s. il 21 maggio) e di gran lunga inferiore alla Liguria (uscita secondo O.n.s. il 14 maggio) uscirebbe dai contagi ben 45 giorni dopo la Liguria.

Rispetto alla Liguria, pur con popolazione simile, le Marche manifestano nel periodo 1-17 aprile una crescita dei contagi inferiore del 21% nonostante nello stesso periodo abbiano analizzato ben 9 mila tamponi in più e quasi 11 mila in più dall’inizio dell’epidemia (dato che ovviamente incide sul numero di contagi accertati, non sappiamo se considerato dall’O.n.s. anche se sembra di no).

Aggiungiamo che anche il dato dei decessi vede la Liguria sopravanzare le Marche al 17 aprile, nonostante al 1° di aprile la situazione fosse inversa; anche le terapie intensive per covid-19 in Liguria sono superiori rispetto alle Marche, così come i ricoverati con sintomi, le persone in isolamento domiciliare e il totale complessivo dei positivi.

Come sia possibile, sulla base dei dati esistenti che la Liguria registrerebbe l’ultimo contagio il 14 maggio e le Marche il 27 giugno, resta per noi di difficile comprensione.

Non resta che attendere le prossime settimane per verificare la validità delle stime dell’O.n.s. a confronto con quelle della Regione Marche che stima lo “zero contagi” a fine maggio (clicca qui), anche se la notizia diffusa dall’O.n.s. ha avuto rilievo su tutta la stampa nazionale con un danno per le Marche e al turismo regionale qualora i dati non fossero confermati dalla realtà.

Riportiamo di seguito anche un commento di Alessandro Palestini, ingegnere gestionale di San Benedetto del Tronto.

Le stime dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane sembrano essere il frutto di una estrapolazione della serie storica dei dati finora raccolti che tuttavia presentano molte problematiche di affidabilità del dato tali da rendere non confrontabili questi valori da regione a regione senza considerare le dinamiche di contagio che variano da regione a regione (perfino da provincia a provincia).

Le variabili da considerare per una stima più affidabile sono molteplici ma sembra molto strano che regioni che registrano un maggior numero di contagiato ed un maggior numero giornaliero di nuovi positivi possano raggiungere i contagi zero prima della regione Marche“.
image.png