ANCONA – L’Assemblea Legislativa Marche ha dato il via libera agli incentivi per la rimozione e lo smaltimento di piccoli quantitativi di amianto. L’approvazione, oggi (21 aprile), in videoconferenza. “Un primo, piccolissimo, ma importantissimo passo lungo un percorso che necessariamente deve proseguire, nel tempo, con finanziamenti adeguati alla gravità del problema”: queste le parole di Peppino Giorgini, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Marche promotore e primo firmatario della proposta di legge.

“Il tema del risanamento ambientale non ha avuto molto eco in questa legislatura, perché sottovalutato o perché si sono fatte altre scelte – commenta Giorgini – Ma è giunto il momento di recuperare il tempo perduto e, se c’è un insegnamento che si può trarre dalla situazione attuale in cui piangiamo i morti da Coronavirus, è che l’attenzione verso gli aspetti sanitari va programmata, utilizzando al meglio le risorse disponibili. Sono 28 anni che in Italia è stato vietato l’impiego dell’amianto in tutto il territorio nazionale (legge 257/1992), ma la situazione è ancora problematica dal punto di vista della salute umana. Le morti per amianto sono oltre 6 mila ogni anno nel nostro paese e, senza un “piano Marshall” che preveda una concreta azione di risanamento e bonifica del territorio, questi decessi aumenteranno esponenzialmente ogni anno”.

La legge, spiega il consigliere regionale pentastellato, “riguarda la bonifica delle piccole quantità di amianto presenti in garage, rimesse o piccoli laboratori artigianali che sono nelle vicinanze delle nostre abitazioni, ma il problema è enorme ed è legato non solo a edifici industriali e artigianali di medie e grandi dimensioni, ma anche scuole e asili”.

E fornisce alcuni numeri: “Le province con più amianto sono quelle di Ancona e Pesaro Urbino. Sono 7,5 milioni i metri quadrati da bonificare. Di questi, circa un migliaio sono stati bonificati e altri 600 sono in fase di bonifica. C’è ancora tantissimo lavoro da fare, insomma, anche perché questa situazione continua a provocare malati e morti: nel 1995, vi era solo un caso di mesotelioma segnalato al Renam, mentre negli anni successivi se ne sono registrati più̀ di 30 l’anno in regione, con punte di 43 nel 2016, per un totale di 587 casi fino al 2015. In pratica in venti anni sono aumentati del 500%”.

Le Marche, ribadisce Giorgini, “sono tra i peggiori territori italiani con riferimento alla presenza di manufatti di amianto ed è per questo motivo che mi sono battuto affinché venisse riconosciuta questa problematica come importante nella prossima, futura, programmazione: sebbene sia soltanto un tassello, esso può diventare parte di un mosaico di miglioramento ambientale complessivo di questo nostro straordinario territorio. Con questa legge, che è un primo importatissimo passo, potremo avere ricadute positive non solo nella tutela della salute pubblica e dell’ambiente, ma anche nell’attivazione di un circuito economico importante in questo momento per la nostra regione”.