SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dalla Regione giungono dati confortanti inerenti all’epidemia da Covid-19 ma l’attenzione delle autorità rimane alta e l’invito a non abbassare la guardia è costante.
Per questo ancora controlli, intensificati, nel Piceno da parte delle Forze dell’Ordine in questo fine settimana per impedire alle persone di andarsene in giro senza motivazione valida come previsto dalle norme anti-Coronavirus.
La Polizia di Stato ha utilizzato anche un elicottero dell’11° Reparto Volo che ha sorvolato il litorale che unisce Cupra Marittima con Grottammare e San Benedetto del Tronto, in modo da coordinare meglio gli equipaggi del Commissariato cittadino e del Reparto Prevenzione Crimine, giunto dall’Abruzzo per rinforzare il dispositivo a reticolo predisposto dalla Questura di Ascoli Piceno.
Il territorio provinciale è stato scandagliato dalle montagne al mare, tant’è che nelle ultime 48 ore la Polizia di Stato ha controllato 543 persone, sanzionandone 18. La percentuale dei trasgressori è stata bassa, del 3%, a conferma del senso civico che caratterizza le comunità del Piceno.
Numerose le segnalazioni giunte ai numeri del pronto intervento, puntualmente riscontrate da Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizie locali e provinciale, oltre che dalla Guardia Costiera, in un gioco di squadra coordinato dalla Prefettura di Ascoli Piceno.
Alcune segnalazioni giunte in Questura sono state errate, ecco le più eclatanti.
E’ stato dato l’allarme non solo per tre persone che camminavano in riva al mare, ma anche per alcuni gommoni in avvicinamento alla costa.
Nel primo caso i tre sono stati circondati da una motovedetta delle Fiamme Gialle e da due poliziotti del Commissariato di San Benedetto del Tronto, scesi a piedi sulla battigia, mentre dall’alto l’elicottero sorvegliava la scena. L’allarme è rientrato, perché i poliziotti hanno verificato la documentazione esibita dai tre, che potevano stare lì per motivi di lavoro.
Falso allarme anche per i gommoni poiché a bordo c’erano alcuni finanzieri che stavano navigando sotto costa.
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Cominciamo a sanzionare tutti coloro che fanno chiamate immotivate e prive di qualunque fondatezza. Le forze di polizia in questo momento vanno utilizzate con parsimonia per i casi di urgenza e necessità, una volta ricevuta la chiamata si ricevono le generalità del denunciante, se vi è infondatezza accertata, pagasse chi denuncia impropriamente per procurato e ingiustificato allarme.
Anche in guerra spesso accade che i soldati dello stesso esercito, inconsapevolmente, si uccidano a vicenda.
Un invito ai SEGNALATORI: questo è un altro motivo, tra i tanti, per “evitare” le Guerre, di ogni tipo.
Soprattutto quelle si svolgono dentro di noi. Il rischio di esplosione o implosione è elevatissimo,
Per cui provate ad aprire lentamente, con cautela, le vostre VALVOLE in modo che la PRESSIONE, dentro, diminuisca.
La mia non è un’allegoria: non sto scherzando.
(Leggo 19 aprile 2020) “Coronavirus, pestato perché senza mascherina a Padova: “Ero uscito a fare una corsa con il mio cagnolino, mi trovavo a 100 metri da casa” ”
Ho detto che non stavo scherzando…
La norma esiste, quindi va applicata anche in questi casi: https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-terzo/titolo-i/capo-i/sezione-i/art658.html
Quelli che telefonano sono sicuramente gli stessi di ” tuo figlia/o come sta? Tutti bene a casa? Ci vediamo presto, tante cose”.
Ci stiamo coprendo di ridicolo.
Tutti!