SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Crisi economica provocata dal coronavirus, la Cgil del Piceno a difesa dei lavoratori stagionali, del turismo e non solo: infatti solo quelli legati a lavori precisamente turistici sono stati inseriti nel decreto Cura Italia (quello che garantisce 600 euro), mentre gli altri (ad esempio addetti alle pulizie) sono esclusi: “La crisi che in questi giorni tutto il Paese sta vivendo, sta mettendo in seria difficoltà l’economia locale. In questo contesto così complicato, è necessario porre l’attenzione sulla situazione dei lavoratori stagionali. Tutti quei lavoratori che hanno la propria situazione contrattuale legata alla stagione, e che ogni anno animano la nostra economia nei mesi di picco produttivo. Parliamo ovviamente di lavoratori del turismo, ma non solo”.

“Il lavoro stagionale non è solo quello che si vede in prima linea nelle attività balneari, ma è composto da tutti quei lavoratori e lavoratrici che lavorano nell’indotto del turismo: i lavoratori del commercio, delle pulizie negli alberghi o i lavoratori dell’agro-alimentare, che portano prodotti di alta qualità nelle tavole dei ristoranti. Per tali lavoratori, che sono in genere contrattualizzati con forme stagionali o in somministrazione di lavoro ed oggi non sono occupati, ad oggi non è prevista alcuna tutela. E, ormai terminate le indennità di disoccupazione legate alla scorsa stagione, le situazioni sono davvero difficili.

Luana Agostini, Segretaria Generale della Filcams Cgil (Commercio e Servizi) Ascoli Piceno spiega:”La situazione legata al mondo che ruota intorno alla stagione estiva ci preoccupa altamente. Parliamo di migliaia di lavoratori che ogni anno prestano servizio in tantissime attività e che esercitano con professionalità i propri ruoli nel costruire la cornice stessa dell’attività turistica: ristorazione, commercio, ma non solo, addette alle pulizie negli alberghi. Per tutti queste lavoratrici e lavoratori, che non sono stati richiamati nell’attività, ad oggi non è prevista alcun tipo di tutela.”

Daniele Lanni, Segretario Generale della Flai Cgil (Agroalimentaristi) Ascoli Piceno, commenta: “L’attività stagionale coinvolge tantissimi lavoratori e la situazione difficile colpisce duramente anche l’Agro-Alimentare. Siamo preoccupati perché molti dei lavoratori stagionali di tante aziende del territorio non sono ancora rientrati a lavoro, e sono ad oggi senza alcuna tutela e nessun reddito. Abbiamo sentito in questo mese centinaia di storie in merito, e tali lavoratori necessitano subito di soluzioni e reddito.”

Continua la Agostini: “Abbiamo necessità di dare garanzie a questi lavoratori e garantire un sicurezza reddituale. La perdita per il territorio se tutti questi lavoratori restassero senza la loro occupazione è inimmaginabile. Chiediamo alle Istituzioni a tutti i livelli di prendere coscienza di tale situazione e di intervenire repentinamente per dare una tutela anche a questi lavoratori.”

“Per chi da anni contribuisce ogni stagione con il proprio lavoro al successo produttivo di una azienda, trovarsi oggi a non essere richiamato rappresenta non solo un danno economico, ma una delusione personale – prosegue Lanni – Chiediamo alle imprese che sono in condizione, di tutti i settori che utilizzano il lavoro stagionale, di fare lo sforzo massimo possibile per riaprire le assunzioni stagionali e garantire la continuità occupazionale.”

Concludono Filcams Cgil e Flai Cgil Ascoli Piceno: “Come organizzazioni siamo a disposizione per confrontarci con le Associazioni Datoriali, e anche Azienda per Azienda insieme ai nostri Rappresentanti Sindacali, per discutere insieme su come garantire reddito e lavoro a tutti questi lavoratori, mettendo in campo tutti gli strumenti possibili. Alle Istituzioni locali chiediamo di prendere coscienza di questa platea di lavoratrici e lavoratori dimenticati e ragionare insieme su come fornire delle tutele e un sostegno concreto a tutti loro e favorire le riassunzioni da parte delle aziende appena sarà possibile e in sicurezza”.