SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ci siamo interessati già delle prospettive della stagione turistica nella Riviera delle Palme a causa del coronavirus, sia ascoltando albergatori (clicca qui) che esercenti balneari (clicca qui). Negli ultimi giorni sia per alcune dichiarazioni di esponenti governativi sia per alcuni render che sono circolati su internet, l’interesse per quello che sarà la prossima stagione balneare è nuovamente aumentato.
“Ho visto quelle immagini in diverse testate: i render sono stati realizzati da un’impresa modenese che lavora plexiglass – commenta Marco Giacomozzi, titolare assieme alla famiglia dello chalet La Siesta – Magari qualcuno glieli ha commissionati ma per chi ha esperienza in spiaggia sa che quelle strutture non danno sicurezza. Già l’ombrellone è realizzato per affrontare dei carichi di vento definiti, ma quelle paratie con il vento o una minima tromba d’aria rischiano non solo di cadere ma anzi di volare, costituendo un pericolo mortale. Neppure con i new jersey reggerebbero, perché se fossero persino ben conficcate nella sabbia rischierebbero di spezzarsi”.
“Non sarebbe una questione di costi, perché magari quelle paratie in futuro potrebbero essere sfruttate diversamente, e forse neppure di calore, perché immagino che in qualche modo l’aria sarebbe fatta circolare attraverso dei passaggi, ma proprio di sicurezza” aggiunge, “se pensiamo che a volte cadono dei cartelli stradali che hanno una superficie esposta al vento molto piccola, capiamo cosa può succedere a delle paratie sulla spiaggia”.
Riguardo le previsioni per la stagione, Giacomozzi aggiunge: “Difficile farle, anche perché persino gli epidemiologi non se la sentono. Sicuramente occorrerà garantire una distanza adeguata tra gli ombrelloni, e forse ci saranno altre indicazioni anche se occorrerà aspettare ancora, perché le cose potrebbero cambiare e di molto. Io credo che occorra uno sforzo a guardare le cose da un punto di vista positivo: ovviamente ci sarà un calo ma dovremo fare in modo di non demoralizzarci fin da subito, altrimenti rischiamo che ci siano più danni sulle persone dalla depressione che dal Covid-19. Avremo sicuramente una flessione ma speriamo di mantenere una quota del turismo italiano”.
“Già oggi si va al supermercato, che è un ambiente chiuso, pur mantenendo la distanza e con delle precauzioni; io credo che in spiaggia, che è uno spazio aperto, si potrà stare. Io stesso oggi, quando penso al momento in cui questa situazione si concluderà, penso a quando potrò andare a cena in un ristorante con gli amici e molti sperano di andare al mare in serenità” aggiunge.
“Non si sa se le temperature estive saranno quasi un abbattitore naturale del virus, sappiamo che fenomeni come l’infuenza stagionale d’estate scompaiono. Speriamo che sia anche questo il caso. Poi non è escluso che magari le persone in spiaggia possano indossare delle mascherine quando si spostano dall’ombrellone. Certo noi concessionari non potremo essere degli sceriffi, anche se faremo il nostro per garantire il rispetto delle disposizioni che ci verranno date. Su bar e ristoranti la gestione dei flussi potrebbe essere più complicata spero che con le dovute distanze riusciremo a garantire questo servizio. Magari ci chiederanno prodotti monouso, il che cozzerebbe contro le normative contro la produzione di rifiuti, e ricordiamo che un bicchiere o una tazzina ben lavati non danno problemi” conclude.
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Ma stiamo scherzando?
Il mio sospetto che questa reclusione durerà per molto ancora, si sta rafforzando, come anche la futura convivenza.
Se addirittura potrebbero essere necessarie delle barriere, vuol dire che la distanza di 1/2 metri tuttora richiesta in fila nei supermercati o negli ambienti lavorativi è insulsa.
Nei condomini non sarebbero regolari nemmeno le distanze tra i vari balconi e finestre, allora.
Dovremo anche chiudere le finestre tra un po’?
Qui si rasenta il ridicolo e il grottesco..C’è ancora qualcuno che non ha capito veramente cos’è il coronavirus e come non guarda in faccia nessuno se gli capiti a tiro.. E invece c’è chi allegramente pensa solo ed esclusivamente alla sua tasca..magari incatendando all’ombrellone grandi e piccini..con tanto di mascherine e tute protettive. le creme solari ce le spalmi sopra.. o peggio box in plexiglass tipo camere a gas con il caldo estivo. Ci vuole solo un poco di fantasia ad interpretare questa stagione estiva come se fosse in pieno inverno..lasciando chiusi gli stabilimenti balneari.. La spiaggia e il mare… Leggi il resto »
“…La spiaggia e il mare devono restare Tabu’ …”
Se intende commercialmente parlando sono d’accordo con lei, ma non sottovaluterei invece ciò che la spiaggia, il mare e il Sole rappresentano da un punto di vista naturale. Forse alcuni non potranno MONETIZZARE questa ricchezza, ma ciò non toglie che potremo essere noi INDIGENI a godere di questi regali… GRATUITAMENTE.
Addirittura “tanta salute in più”…
Se mi permette rendo in prestito il suo nome.. LUX Molti i ricercatori che si stanno concentrando sugli effetti positivi che un aumento della temperatura potrebbe generare in relazione al Virus ma ancora non viene tenuto in giusta considerazione il fatto che il SOLE non riscalda soltanto, ma IRRADIA, IRRAGGIA pure. Se ai raggi UV è generalmente riconosciuta (leggo) “…l’efficacia nella disinfezione di aria e superfici da microrganismi molto più complessi e difficili da trattare rispetto a questo virus, come C.Difficile, MRSA, o minacce ancora più temibili, come Ebola e Legionella…” a tal punto che anche per il COVID vengono… Leggi il resto »
Con questa ipotesi si è superata l’invisibile barriera del ridicolo.
Se si spezzasse e volasse con il vento un ipotetico pannello quest’estate a San Benedetto facciamo mortal kombat. Meglio mettere direttamente le cabine senza tetto no? Non volano, più ombra nelle ore più calde e un bel cielo terso da guardare.
Iniziano le tesi dell’assurdo! Si distanzieranno gli ombrelloni e si faranno i turni ai ristoranti. Ci dimentichiamo che il corona virus, come tutti i virus, vivono a determinate condizioni: umidità, temperatura intorno ai 20-22 gradi, non esposizione ai raggi uv. Ora se pensiamo all’estate tutte queste condizioni verranno meno ovviamente. Dovremmo essere responsabili ed attenti, ma detto questo non diventiamo pazzi!
nessun problema, lo spot dell’Europa è ” non prenotate le vacanze” quindi quest’anno al mare solo noi indigeni
Vabbè daje, finchè non c’è il vaccino tutti chiusi in casa. E amen! Poi ce vengono a portà il mangiare a casa e per pagare ci pensa lo stato con i 600 euro! Che ce voi di più? Non lavori, magni e bevi gratis perchè paga lo stato,non fai na cippa tutto il giorno, stemo tutti bene!,