MONTEPRANDONE – Al via la consegna di una prima ventina di tablet agli allievi della scuola primaria e secondaria e alle loro famiglie messi a disposizione in comodato d’uso gratuito dall’Istituto comprensivo di Monteprandone. Su impulso dell’Amministrazione comunale, saranno i volontari dell’associazione di Protezione civile Federvol di Monteprandone a consegnare i dispositivi tecnologici a domicilio. Gli alunni sono stati individuati dopo aver effettuato un primo monitoraggio riguardo la carenza di strumenti tecnologici adeguati, necessari allo svolgimento dell’insegnamento digitale e dell’e-learning.

“Non lasciare indietro nessuno, aiutando le famiglie che nel contesto della crisi epidemiologica hanno bisogno più che mai di essere supportate sul piano didattico educativo: è questo l’obiettivo condiviso con l’Amministrazione comunale – dichiara  Francesca Camaiani Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Monteprandone – che ci ha portato a lavorare insieme per garantire forme di sostegno concreto ed effettivo ai nostri studenti, offrendo a tutti la possibilità di proseguire le attività didattiche a distanza. Ringrazio i numerosi docenti e i miei collaboratori per l’impegno e la disponibilità dimostrata nell’effettuare in tempi brevissimi la rilevazione per capire quanti studenti, pur disponendo di una connessione Internet, non avevano un pc per poter seguire le lezioni”.

“Grazie ai finanziamenti ministeriali e a quelli privati, in particolare all’associazione Centopercento da sempre vicina alla nostra scuola, ho disposto l’acquisto di ulteriori pc e tablet. A breve partirà la seconda fase di consegna per non lasciare indietro nessuno e coprire, così, le esigenze di tutti gli studenti privi di computer o che utilizzano un solo device condividendolo con più fratelli. Quando l’emergenza sarà conclusa, i pc torneranno nelle aule di informatica della scuola contribuendo all’incremento delle potenzialità tecnologiche dell’Istituto. Insomma, grazie a questo importante risultato raggiunto in sinergia con Amministrazione comunale e mondo dell’associazionismo, la scuola non si ferma – conclude la Camaiani –  da ultimo facciamo appello ad altre associazioni o aziende private che intendano contribuire all’acquisto di altri dispositivi per i nostri bambini e ragazzi”.