Tamponi sì, tamponi no. Dopo due giorni da quando il dottor Cesare Milani, direttore dell’Asur 5, ci aveva comunicato che a tutti i sanitari, paramedici e altri lavoratori, era stato fatto il tampone (a tutti a San Benedetto, parzialmente al “Mazzoni”), lo abbiamo richiamato perché la notizia non era vera come confermatoci da diversi dipendenti del “Madonna del Soccorso”.
Premetto che io ero stato chiarissimo, venerdì scorso più volte gli avevo ripetuto se veramente era così, a tutti e non soltanto a chi era impegnato con i contagiati, avevo precisato onde evitare equivoci. Gli avevo chiesto anche se erano arrivati i reagenti. Con molta sincerità e cortesia stasera si è corretto, dicendomi che domattina sarà ‘tamponato’ tutto il personale sanitario dell’ospedale sambenedettese, indistintamente.
Ne abbiamo preso atto chiedendogli se saranno diagnosticati anche infermieri e medici impegnati nelle Rsa di Ripatransone e Montefiore. La sua risposta è stata affermativa e si è impegnato a rilasciarci una dettagliata intervista martedì prossimo 7 aprile.
Mi ha anche confermato che sia i bastoncini che i reagenti sono disponibili per tutti i dipendenti dei due nosocomi.
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Buonasera, ha anche chiesto al Signor Milani con quale frequenza si effettueranno i tamponi alle persone che operativi e operano in prima linea??
Saluti.
Faremo il punto martedi
Sincero e cortese? Dipende dai punti di vista… che a quanto pare possono differire diametralmente.
Mi spiace ma non sono d’accordo anche se rimarrò forse uno dei pochi o magari l’unico a esprimere francamente, apertamente e lealmente il mio personale parere.
Gli uomini cortesi, cioe di Corte, quelli di un tempo passato, riferendomi soprattutto alle figure leggendarie che sedevano intorno ad una Tavola Rotonda, dovevano disporre di tante virtù e ciò li rendeva dei veri CAVALIERI.
Uno dei presupposti di questi Cavalieri era l’assoluto divieto di mentire e rimanere quindi fedeli ai propri ideali.
Altri quando sbagliano e un giornale lo evidenzia, solitamente rispondono in modo altezzoso e presuntuoso. Milani no.
Infatti lei preferisce la cortesia all’onestà. Anche in questo abbiamo visioni differenti. Lei Direttore non è l’unico a ritenere in miei modi altezzosi e presuntuosi – da consigliere comunale di minoranza questi erano giudizi popolari che ho imparato a considerare nel giusto modo – ma a differenza di altri io non porto maschere, non mi nascondo, non ho paura delle conseguenze di ciò che scrivo e di ciò che penso, ma soprattutto non ho padroni, datori di lavoro che mi dicono cosa dire e cosa fare, oggi ancor più che sono libero – anche politicamente – di parlare senza chiedere… Leggi il resto »
Io preferisco la cortesia all’onestà? È una grandissima cavolata da parte di chi non mi conosce. Ma soprattutto per te è la dimostrazione che sei molto attento in quello che scrivi e rileggi più volte mentre leggi e ascolti gli altri con superficialità. Se tu usassi la stessa attenzione anche sugli scritti meie e di altri certi errori non li faresti. Nella parte finale, invece, confermi altezzosità e presunzione.
Ciò che ho scritto riguarda questo articolo e non la storia della sua vita. Faccio estrema attenzione a ciò che scrivo e come lo scrivo perché ritengo che nelle parole e nella loro FORMA (in_formazione) ci sia una potenza ben maggiore di quanto siamo abituati a credere. Per cui faccio altrettanta attenzione non solo, a leggere le parole che vengono scritte da altri, ma anche a COME vengono scritte, il tono – seppure le scritto non ha suono – immagino lo stato d’animo, la volontà che determina l’utilizzo di un’espressione e non di un altra. LA mia on è una… Leggi il resto »
Hai dimenticato la ‘n’ dopo la quarta lettera del tuo terzo paragrafo. Almeno credo perché sennò la frase cambierebbe il senso delle tue parole.
Tutta la tua risposta mi piace molto perché ti ho sempre apprezzato come uomo e principalmente come musicista che non ha ottenuto quanto meritava, secondo il mio modesto parere.