SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Torniamo ad occuparci delle polveri sottili a San Benedetto (in particolare quelle rilevate dall’Arpam, le Pm10). Nostro intento era verificare in che modo la riduzione del traffico veicolare, stimato per cifre superiori al 70% nella nostra provincia, abbia influenzato anche l’inquinamento atmosferico.
Dunque abbiamo scelto l’intervallo tra il 1° marzo ed oggi: in effetti la concentrazione di Pm10 è sempre molto al di sotto del limite giornaliero di 50 µg/mc, nonostante le condizioni atmosferiche, tranne che per gli ultimi giorni, siano state contrassegnate dal bel tempo e quindi da ridotta circolazione di aria e scarse piogge.
Fino al 29 marzo, infatti, il vertice della curva era stato raggiunto il 20 marzo, con una media giornaliera di 39 µg/mc.
Molto strano però il dato del 29 marzo, da confermare eventualmente il 30: nonostante il traffico di domenica sia inferiore agli altri giorni, mancando anche gran parte degli spostamenti per i generi alimentari e per il lavoro nelle imprese giudicate “essenziali”: ben 118 µg/mc.
Difficile comprendere come si sia raggiunto questo dato.
Anche perché questa grande oscillazione non si rileva negli altri inquinanti analizzati dalla centralina di San Benedetto.
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