SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Presto per fare previsioni dettagliate, forse, ma sicuramente l’emergenza coronavirus avrà la sua vittima privilegiata a livello economico: il turismo, l’intrattenimento pubblico e il commercio. Giuseppe Ricci, presidente di Itb Italia (Imprenditori Turistici Balneari) lancia l’allarme in vista dell’imminente stagione balneare, che in teoria sarebbe dovuta partire a San Benedetto già il 27 marzo.
“Rischiamo di finire prima del termine del 2020 – spiega Ricci – Innanzitutto il governo non ha ancora firmato il decreto attuativo della legge 145/2018, che ci garantiva il rinvio dell’applicazione della Direttiva Bolkestein al 2033. Senza quella firma le nostre imprese rischiano di avere un termine, al 31 dicembre 2020”.
Ma c’è anche la stagione turistica che incombe, in condizioni di grande incertezza considerando quello che sta avvenendo e l’assenza di sicurezza che con le temperature attese per maggio il virus cessi di essere così aggressivo.
“Chiediamo l’applicazione del canone demaniale ricognitorio, pari al 10% delle concessioni turistiche demaniali; la tassa regionale sul demanio ridotta al 10%; il servizio di salvataggio in mare solo nelle strutture aperte alla balneazione” chiede Ricci come misure immediate per “salvaguardare le nostre imprese”.
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Alla fine della crisi gli stabilimenti balneari dovranno essere pronti ad accogliere non solo i turisti ma anche decine di migliaia di Piceni a corto di LUCE. Quale migliore ricarica di quella che può offrire la spiaggia, il mare e la brezza costiera ? Mentre ora le code sono davanti alle farmacie rimaste aperte (spesso sprovviste di ciò che in verità servirebbe in questo momento) a differenza di altri luoghi di cura che sono invece stati chiusi, tra qualche tempo sentiremo un irrefrenabile bisogno di luoghi più assolati, dove i nostri sistemi immunitari potranno rafforzarsi attraverso le immense e generose… Leggi il resto »
Questa me la dovrebbe spiegare sinceramente “il servizio di salvataggio in mare solo nelle strutture aperte alla balneazione” …… Cioè chi va alla spiaggia libera deve affogà? Se vuol dire questo per me potete pure morí de fame
Quale delle due? Ma di quante sicurezze ha bisogno il Sig.Ricci? Quella del decreto attuativo della legge 145/2018 oppure quella che gli da la sicurezza che con le temperature attese per maggio il virus cessi di essere così aggressivo.? Mi domando se c’è un modo diverso per complicarsi la vita.. dal mio punto di vista nessuna delle due.. Primo perchè quella della Bolkestain è uno specchietto per i polli ..lo è sempre stato fin dall’inizio ma solo chi abbocca alle fandonie di politici da strapazzo ci puo credere..la seconda è che dal mio modesto punto di vista questa stagione balneare,… Leggi il resto »
Quando torneremo alla ragione e “ricorderemo” che le spiagge, come i giardini, i parchi, le nostre pinete, non sono un PERICOLO bensì una CURA per chi non riesce a “respirare”, se non saranno i Turisti a frequentare i nostri litorali, lo faremo noi abitanti di questi luoghi, desiderosi di Sole sulla pelle, di Aria nei polmoni, di Sabbia sotto i piedi, di Onde nelle orecchie e di Luce dentro il Cuore. Avremo tutti un gran bisogno di Libertà, presupposto fondamentale per l’armonia tra ciò che in noi è CORPO, ciò che in noi è MENTE e in ciò che noi… Leggi il resto »
Ricci inizia già a piangere, caro Ricci come stanno soffrendo i dipendenti delle aziende, le partite ive e tutte le categorie vulnerabili, forse toccherà anche a voi. Magari se tornaste tutti un pò con i piedi per terra, magari calmierando i prezzi degli ombrelloni e dei servizi bar e ristorante. Sentir piangere 3 mesi in anticipo, quando già mezza italia se non il 75% sta soffrendo, fa proprio male.