SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una struttura per l’esecuzione di tamponi a personale, a partire da personale ospedaliero al momento non operativo, sorgerà nelle prossime ore in un’area circostante lo stadio “Riviera delle Palme” di San Benedetto.
Ad annunciarlo è il Comune di San Benedetto con una nota nella mattinata del 27 marzo.
“Dopo che diversi rappresentanti di categorie a rischio mi hanno rappresentato la necessità che si intervenga subito con un monitoraggio capillare – dice il sindaco Pasqualino Piunti – ho contattato il dottor Cesare Milani dell’Asur per capire come poter dare una risposta ad un problema che effettivamente si sta rivelando determinante in queste ore nell’intero Paese. Mi è stata rappresentata la difficoltà di utilizzare le strutture realizzate dinanzi all’ospedale che già devono reggere il flusso di pazienti e personale sanitario”.
“Così, con i miei tecnici del settore Lavori pubblici e con il responsabile della Protezione civile abbiamo individuato il parcheggio dello stadio come spazio, tecnicamente definito di ammassamento, dove far installare una struttura mobile preposta ad accogliere i soggetti che saranno chiamati ad effettuare il tampone. Stiamo parlando di dipendenti amministrativi Asur, operatori delle forze dell’ordine, personale di aziende che svolgono servizi essenziali e che dunque stanno continuando a lavorare come dipendenti di supermercati, di farmacie, di tabaccherie”.
“Prima di comunicare all’Asur la soluzione individuata – continua il primo cittadino – ho voluto condividerla con il presidente della Samb Franco Fedeli, con rappresentanti di minoranza e maggioranza consiliare, dei comitati di quartiere e del comitato a difesa dell’ospedale. Tutti hanno condiviso la bontà della scelta. Ora i nostri tecnici definiranno con precisione lo spazio che sarà destinato a questo scopo e subito dopo l’Asur potrà iniziare l’installazione del manufatto in modo da partire subito con l’esecuzione dei tamponi”.
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Negli ultimi anni ho imparato ad ascoltare e a guardare dento la forma delle cose per cercare di scoprire l’energia che si racchiude in esse. Questo purtroppo fa si che anche una scritta, come quella nella foto, che ha un significato gioioso e festoso (anche se non sempre “gentile”) si trasformi e racconti altro, pur non volendo. La mia, credetemi non è un’esagerazione o un’esasperazione paranoica, ma vuol essere un invito ad esser desti – invito che anche il nostro inno nazionale ci chiede – in modo da non lasciarci incantare da favole e storie più adatte ai fanciulli, dato… Leggi il resto »