SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito una lettera di ringraziamento da parte di Sordapicena al Comune di San Benedetto per la corretta comunicazione istituzionale in questa situazione di emergenza.
“La nostra Associazione si batte da anni per l’abbattimento delle barriere alla
comunicazione.
L’accessibilità deve essere percepita come un diritto fondamentale e universale, non può
essere rimesso alla sensibilità delle singole amministrazioni.
Purtroppo ad oggi è ancora così ed è per questo che le buone pratiche vanno elogiate e fatte
conoscere, perché facciano da modello ad altri.
Già da anni il Comune di San Benedetto del Tronto mette a disposizione uno sportello
informativo che nel tempo è stato implementato con i servizi di interpretariato di trattativa e conferenza.
Inoltre in questa situazione di emergenza è stata prevista la traduzione in Lis (lingua dei
segni italiana) dei comunicati istituzionali: avere ben chiare le indicazioni necessarie a gestire correttamente l’emergenza è fondamentale; ma anche le raccomandazioni, gli elogi e gli inviti a non perdere la speranza rivestono un ruolo importante in un momento di crisi che investe tutti i campi, compreso quello emozionale.
In un momento di grande difficoltà per tutti, la vostra Amministrazione ha dimostrato di
non voler lasciare indietro nessuno, come giusto che sia”.
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Volevo chiedere se, tra i servizi, viene offerto quello di “traduzione on Lis” anche per chi è NON è colpito da IPOACUSIA, ma che è comunque da considerarsi colpito da Sordità dato che “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire” ?
E noi… noi che leggiamo le notizie sui GIORNALI o che guardiamo i TELEGIORNALI…
siamo veramente capaci di SENTIRE o di VEDERE oppure dobbiamo anche noi annoverarci tra coloro con problemi di IPOVISIONE ENDOGENA, alla LUCE del fatto che “non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere” ?