SAN BENEDETTO DEL TRONTO  – Ai microfoni dell’ufficio stampa della Samb oggo è intervenuto Davide Di Pasquale, difensore rossoblu, che ha raccontato come sta vivendo queste giornate lontane dal terreno di gioco.

“In questi giorni abbiamo ultimato il trasloco: io e la famiglia ci siamo trasferiti da Sant’Omero a Giulianova. Le giornate, un po’ come per tutti, trascorrono lente ovviamente, si sta a casa e si esce solo per la spesa. La mattina allenamento con i preparatori via whatsapp, mentre nel pomeriggio, oltre a Netflix e giochi online, ne approfitto per studiare. Sono iscritto al primo anno di scienze motorie e visto che ci sono lezioni online etc, sto cercando di sfruttare al meglio questo tempo per preparare alcuni esami”.

Il calciatore ha fatto poi un bilancio della sua stagione prima dello stop forzato per l’emergenza.

“Dopo il brutto infortunio dell’anno scorso, sinceramente non mi aspettavo di giocare così tanto in questa parte di stagione. Sono soddisfatto, anche se ho preso troppi cartellini che si potevano evitare. Questo è un aspetto su cui devo assolutamente migliorare. Il mister? Per noi difensori è una grande risorsa, ci aiuta tantissimo spronandoci a tenere sempre alta la concentrazione”.

E sulla ripresa del campionato, Di Pasquale ha più di qualche dubbio.
“La vedo dura sul fatto che si possa ripartire a breve. Ce lo auguriamo tutti perchè non è semplice per noi che viviamo tutti i giorni sul campo da calcio starne lontani. Ma al momento è giusto così: dobbiamo tutelare la salute di tutti e restare a casa, al momento è l’unico modo per vincere questa difficile partita contro questo terribile virus. Noi siamo stati tra i primi, insieme ai giocatori del Piacenza, a vivere questa situazione a poche ore dai fatti di Codogno: si sarebbe dovuto giocare domenica 23 febbraio e la gara venne rinviata il venerdì. Lì per lì, tra noi giocatori c’era preoccupazione anche se ancora non eravamo coscienti di quanto grave fosse la situazione. Discorso diverso quando sembrava che la gara si sarebbe giocata il 10 marzo, in quei giorni eravamo davvero preoccupati, poi è arrivato giustamente lo stop ai campionati. Sono giorni duri per tutti questi, ne usciremo, ne sono convinto, ma dobbiamo attenerci a quelle che sono le disposizioni del Governo. Nel frattempo, ognuno di noi può dare il proprio piccolo contributo per aiutare medici e infermieri che stanno rischiando la vita in prima persona, facendo una donazione. C’è bisogno dell’aiuto di tutti in questo momento”.

Nel frattempo la squadra, sempre in videochiamata whatsapp con i preparatori atletici, nella mattinata odierna ha sostenuto in home working un circuito neuromuscolare basato su esercizi mirati al rafforzamento delle gambe e del core.