CORONAVIRUS. Inizio con una premessa che riguarda soltanto marginalmente l’argomento che sto per trattare. Secondo il sindaco di San Benedetto del Tronto andrebbe chiuso anche il lungomare. Una richiesta che è difficile da commentare anzi nemmeno andrebbe commentata per quanto è assurda. E per quanto appare esclusivamente propaganda per creare favorevoli (purtroppo non mosche bianche come sarebbe logico) e contrari, e quindi per andare sui media e far vedere che anche lui qualche idea ce l’ha. In questo caso è impossibile anche per noi silenziarlo perché l’ideaccia viene dal primo cittadino quindi potenzialmente realizzabile, presidente Conte permettendo. Possiamo dire però che il silenzio sarebbe stato d’oro e non serve spiegare perché.
Lo considero però il male minore rispetto a quello che sto per scrivere.
Ospedali. Nelle epidemie, nelle pandemie è logico e quindi naturale creare una specie di Lazzaretto cioè un unico luogo ove curare i malcapitati onde evitare ogni sorta di contagio. A noi interessa il piceno dove, in attesa di un eventuale terzo ospedale, ne esistono due, il “Madonna del Soccorso” a San Benedetto e il “Mazzoni” ad Ascoli.
Occorreva fare una scelta che nel nostro caso è stata facilissima: i malati di Coronavirus vanno trattati nell’ospedale sulla costa ma non perché si trova in un punto strategico (come tra l’altro molti dicono da tanto tempo) ma perché non ha attività per le acuzie come ce l’ha invece l’ospedale situato in provincia, a 30 chilometri dal mare.
Direte: ma anche nell’ospedale sulla costa sono rimasti due reparti per acuti, trattasi di Neurologia e Oncologia? Vero e mi pare giusto che ammalati e loro parenti lì ricoverati non possano e debbano essere contagiati per la vicinanza ad un ambiente che, per antonomasia, deve essere isolato. È una regola ferrea per i Lazzaretti.
Sarebbe grave che li lasciassero dove sono adesso. Sembra infatti che i trasferimenti stiano avvenendo. Personalmente ritengo che le autorità sanitarie sarebbero da criticare fortemente se non lo facessero.
A questo punto però la gente della costa si chiede: finita l’epidemia i due reparti sopra indicati verranno riportati al loro posto? La mia risposta è no e giustamente, mica sono giocattoli da spostare dalla camera alla sala e viceversa. Stessa cosa direbbero le autorità sanitarie e politiche del capoluogo piceno che rafforzerebbero il concetto: il primo livello aspetta a noi e quindi dobbiamo avere tutto quello che una tale classificazione prevede.
Quindi la popolazione di tutta la costa, dal mare a Spinetoli, deve arrendersi alla realtà e… riporre le armi? Secondo il sottoscritto assolutamente no, anzi.
Preso atto della nuova situazione che sposta definitivamente, e senza più tema di smentite, il tanto desiderato nuovo ospedale addirittura 15 chilometri più lontano rispetto alla località Spinetoli (che molti sindaci, Pasqualino Piunti in testa, ritenevano lontanissima), un cambio di rotta diventa indispensabile.
Mettendo al bando la propaganda che oltretutto diventerebbe deleteria con il Primo Livello assegnato ad Ascoli, i primi cittadini (coadiuvati dal volere popolare che a questo punto sarebbe chiarissimo e scontato) di San Benedetto del Tronto, di Grottammare, di Cupra Marittima, di Massignano, di Montefiore dell’Aso, di Acquaviva Picena, di Ripatransone, di Monteprandone, di Cossignano, di Spinetoli, di Casteldilama dovrebbero fare una specie di “class action” e chiedere con forza che tutto il “Mazzoni” venga trasferito in blocco (visto che grazie al coronavirus adesso ha tutto) in una località a metà strada tra le due città capofila del Piceno.
Fermo restando che, in questo momento, il posto più indicato per un “Lazzaretto” è il “Madonna del Soccorso”. Come pare stia accadendo anche a Civitanova Marche.
Se gli undici sindaci che ho citato sopra non sono d’accordo neanche adesso, io alzo le mani ma non smetterò mai di dire che hanno perso un’occasione più unica che rara. Una mancata coesione annullerebbe anche la possibilità della nascita della co-provincia AP-SBT che è matura da diverso tempo.
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Avevo indicato due giorni fa, in un commento personale, la logica di questa necessità. La realtà dei fatti sta dimostrando sul campo, di battaglia, l’importanza strategica del nostro Ospedale (non dimenticando il ruolo e le peculiarità di quello ascolano), ma quanto sia ancor più importante che una struttura sanitaria, di qualunque tipologia e dimensione, indipendentemente dalla sua locazione, venga munita delle necessarie risorse umane, in primis, strumentali in secundis e che venga gestita da una classe dirigente oculata e non politicizzata in tertiis. L’Italia, anzi i cittadini che vivono in questo Paese, stanno pagando una cronica condizione di sottosviluppo sanitario… Leggi il resto »
Concordo su tutte e due le questioni. Il problema del nostro ospedale sarà il dopo coronavirus.
Il CRONICO problema del nostro Ospedale non dipende dal COVID19, come da questo virus non dipende la quasi totalità dei decessi. Le persone non stanno morendo di COVID19 ma a causa delle complicazioni che importanti patologie pregresse associate al visus in questione stanno causando mandando completamente in stallo il sistema respiratorio del paziente. La mancanza di strumenti di supporto respiratorio adeguato, la mancanza di posti letto adeguatamente isolati e la mancanza personale sanitario specificatamente preparato divengono concause al peggioramento del quadro generale. Quando i dati (statistici) verranno letti con la dovuta attenzione e competenza e non utilizzati per creare un… Leggi il resto »
Dipenderà molto dall’unione dei cittadini, sopratutto dalla mobilitazione di noi cittadini. In tempo di “guerra” si devono fare scelte, anche dolorose, ma prima o poi le guerre terminano e si dovrà pensare alla ricostruzione. Facciamo in modo che questa volta si tenga la schiena dritta e si pensi ai ns interessi, ospedale di primo livello e provincia in condivisione. Dalla crisi dovremmo tirar fuori una vera rinascita del territorio, tra l’altro più popoloso e con un maggiore peso economico.
“Grazie cosi ma dopo?” Dopo grazie alla nostra assente classe politica manterremo il pronto soccorso, e il resto diventerà una rsa oppure una bella clinica privata. Si sono fatti mettere troppo i piedi sullo stomaco e adesso ne paghiamo le conseguenze. Una grazie particolare va al primario di rianimazione che nel giro di una settimana è stata in grado di togliere i reparti di medicina e geriatria per fare in modo di prendere solo Covid-19. Se non erro i due reparti sono stati dirottati presso due cliniche private cittadine. Un grazie va anche al direttore generale di area vasta 5… Leggi il resto »
Tutto già stabilito, tutto già deciso nelle segrete stanze, Covid colpo di grazia. Sembra logico prevedere un ospedale Covid situato nel cuore della città?
Adesso è l’unica soluzione. Lei se può suggerisca un’altra. Ho scritto ieri e risposto a lei come la penso.
Mi scusi direttore ma difronte all’ex pronto soccorso c’è una palazzina di due tre piani non era più logico utilizzare quella, anziché smantellare un’intero ospedale? Diretto’ ripeto non contiamo un caxxo e i politicanti locali sono degli incapaci!
Per caso qualcuno che ci comanda ha rilasciato interviste su questa questione oppure é salito in regione a battere i pugni su qualche scrivania?
Non mi pare e adesso ne paghiamo le conseguenze.
GRAZIE E VENETEME A CERCA LU VOTO LA PROSSIMA VOTA
Forse la palazzina alla quale si riferisce non è sufficientemente grande per l’utilizzo e tanto meno non attrezzata. Su tutto il resto concordo in pieno con le sue considerazioni.
Molti reparti dell’ospedale cittadino sono stati ristrutturati di recente, per cui sono immediatamente convertibili in zone protette, adeguatamente attrezzate in grado di contenere un numero elevato di pazienti. La palazzina di cui parla non avrebbe avuto la capienza necessaria ed inoltre sarebbe stata pronta fuori tempo massimo.
Contento di cosa? Magari del fatto che avevo visto giusto sin dall’inizio, sì. Io sono sempre caldo. Le sue seguenti cinque righe sono affermazioni senza senso, oserei direi bugie assolute e anche incomprensibili. Lo stampatello è un po’ controverso ma ci sta. Per la parte finale c’è da capire cosa intende per territorio. Per me un’area di 40-50 km quadrati. Per lei?
La sua opinione contro la mia, niente di speciale o di nuovo. Mai fatto il finto tonto in vita mia e la nascita di Riviera Oggi lo dimostra.
Mi sembra comunque che ragioni come se l’attuale emergenza esista da più di due mesi. o che durerà all’infinito.
Innanzitutto, secondo lei, come andrebbe misurata la sanità? Per quello che mi riguarda per territorio io intento una zona coesa e popolata che non sia più piccolo di 70-80 km quadrati (non 40-50 come ho scritto in precedenza). E in questo spazio verificare le necessità sanitarie, sportive, economiche (Banche), ludiche, parchi ecc. non ognuno per conto suo arrivando a doppioni anti economici e quindi a sprechi inutili.
Appoggiare la posizione dell’Asur è normale. Se resterà così anche dopo una ‘rivoluzione’ civile da parte dei sindaci e dei popoli della costa è indispensabile.
Vero
Il COVID19 non sta dando il colpo di grazia all’Ospedale cittadino anzi ci sta mostrando quanto sia importante il nostro Ospedale. Ma non solo questo: ci sta mostrando quanto sia importante per un paese civile avere un sistema sanitario funzionante, con strutture funzionanti, con personale medico preparato e numericamente adeguato alle necessità. In Italia mediamente ci sono 3 posti di terapia intensiva/rianimazione per ogni 100.000 abitanti mentre in Germania sono 8. Ma anche la Germania vive un problema contrario cioè non hanno abbastanza operatori sanitari perché i giovani non scelgono quel tipo di professione ritenuta altamente usurante. Quindi anche da… Leggi il resto »
Cari signori, tutta questa rabbia tenetela in caldo per quando finirà l’emergenza e sopratutto per quando si dovrà votare il nuovo governatore delle Marche. Ora siamo in emergenza, la scelta era obbligata (anche se in effetti scegliere un ospedale in pieno centro è un azzardo, se succede qualcosa personalmente andrò a prendere per il bavero il direttore dell’area 5), eliminare due reparti è più semplice e veloce che eliminarne 5/6, è normale. Dovremmo organizzare fin d’ora un movimento serio, organizzato e competente per riprenderci quanto dovuto in termini si Sanità e per obbligare finalmente lo Stato centrale a rendere la… Leggi il resto »
Tutto bene ma non leggo nessuna proposta da far vagliare al popolo della costa che giustamente è ora che si svegli dopo un letargo infinito
Personalmente non conosco gli iter burocratici con cui dare inizio alle mie proposte, faccio altro nella vita. Detto ciò sono a disposizione per dare il mio contributo, per piccolo che possa essere il mio c’è!
Se succederà qualcosa? Sta già accadendo, per cui basterà prestare le stesse attenzioni di oggi, perlomeno sino a quando il sistema sanitario non sarà in grado di affrontare il carico di lavoro in modo da non esser costretti a decidere chi intubare e chi no per mancanza di letti o di respiratori. Il solo pensiero mi fa accapponare la pelle e mi fa girare le… ! Per le altre sue riflessioni come non condividerle, seppure si tratta di una storia antica che è anche la conseguenza del disinteressamento da parte della maggioranza dei cittadini che borbottano, brontolano, ma ancora non… Leggi il resto »
Portare lo stadio a 30 chilometri sicuramente, localizzarlo all’interno della Città Grande come io la intendo porterebbe soltanto benefici. Per l’ospedale è diverso perché dovendone costruire uno soltanto nuovo per la costa e Ascoli, bisogna tenerne conto e spostarlo ai confini della Città Grande.
Mi viene in mente la pubblicità del pennello… nulla in contrario sulla grandezza se cambia anche la qualità, altrimenti la dimensione potrebbe non solo essere inutile ma addirittura controproducente. Ne è un esempio San Benedetto che è si cresciuta come città ma solo in dimensioni: una città grande non sempre è una grande città. Anche lo Stadio più grande non ha reso più grande la squadra… ma preferisco non parlare di Calcio dato che seppure sono figlio di calciatore, sono anni che questo gioco non mi riscalda più il cuore. Però sarebbe calzante come esempio per un Ospedale che, dal… Leggi il resto »
Appunto ma forse non hai ben capito la mia risposta. Non ho scritto né di stadio grande ne di ospedale grande bensì di un territorio grande e giusto per una o più strutture. Di qualità era sottinteso per l’ospedale. Come scrivo da decenni.
Qui non si tratta di numeri, algoritmi o altro. Esiste una legge nazionale per il posizionamento degli ospedali, completamente ignorata, esiste un bacino di utenza fatte di persone, completamente ignorato, esistono dei criteri di buon senso, completamente ignorati. ESISTE SOLO UN BEN DETERMINATO PROGETTO, stabilito e portato avanti costi quel costi a qualunque costo e c’è uno stuolo di Yesmen che applaudono, applaudono sempre il potente. Classe politica? Quale? Il PD sambendettese, egemone in città per oltre 30 anni e più, ed egemone in regione per oltre 30 anni e più: cosa ha prodotto? Tutto questo. Vogliamo fare i nomi?… Leggi il resto »
Sfonda una porta aperta. Tutto quello che ha scritto lei, io lo dico da almeno 30 anni e magari qualche frase che trovo qui lei me l’ha “rubata”. È così tale e quale. Per quel che riguarda un terzo ospedale piceno nuovo e di livello superiore che non potrà essere uguale a quelli attuali, ribadisco per la millesima volta il mio pensiero: va costruito a metà strada tra Ascoli e San Benedetto, i cui nosocomi dovranno avere la stessa dignità. Le basta?
“… qualche frase che trovo qui lei me l’ha “rubata”. Direttore la seguo da tempo…. :)
Grazie
Gentile Direttore ho molto apprezzato il Suo impegno nel fornire una corretta e completa informazione sui problemi della sanità nel nostro territorio dando voce a persone qualificate estranee ai giochi politici. Avendo lavorato per tanti anni presso il Servizio di Anestesia e Rianimazione del nostro Ospedale non posso non dolermi di vederlo definire come un “Lazzaretto” che nell’immaginario collettivo è un luogo dove vengono confinati malati infetti con scarse possibilità di cure. Vorrei ricordare che la gestione di malati affetti da infezione da coronavirus è estremamente complessa sopratutto in Rianimazione dove attualmente tutto il personale sanitario si sta sottoponendo ad… Leggi il resto »
Ci mancherebbe che ci sia qualcuno che non apprezza quanto stanno facendo adesso i lavoratori della sanità, qui e in tutto il mondo. Ancora di più da me che ho lavorato 39 anni nel nostro ospedale presso il Laboratorio Analisi e presso la farmacia. Se fosse successo ai miei tempi senza le apparecchiature del moderno laboratorio, credo che noi avremmo dovuto lavorare 20 ore su 24. Almeno. La parola Lazzaretto l’ho messa a mò di semplificazione e sfruttando il fatto che è definito un posto da isolare come scritto nei vocabolari. Non mi sembra di essere stato offensivo a meno… Leggi il resto »
Mi auguro che questo virus abbia, come effetto positivo, quello di illuminare le menti dei cittadini e dei governanti circa la necessità di investimenti su sanità, ricerca ed istruzione in una Nazione fondata sul concetto di stato sociale. La mia speranza è che si retroceda immediatamente dalla volontà di realizzare un ospedale UNICO e che al contrario, si realizzi un nuovo ospedale in località Porto d’Ascoli – Centobuchi, prossimo allo svincolo autostradale ed alla ferrovia, andando parallelamente a migliorare quello già esistente di Ascoli Piceno. Una provincia, due ospedali: questo dev’esser il mantra.
Impossibile ed ho spiegato più volte perché. Cito soltanto che, anche due ospedali di Primo Livello, oltre che non contemplati dai numeri, non verrebbero giustamente accettati da Ascoli per il semplice fatto che quello ascolano chiuderebbe per mancanza di clienti-pazienti e quindi di medici all’altezza.
Presumo dunque che non abbia capito il mio commento. Qualcosa cambierà nell’opinione pubblica dopo quest’emergenza e forse, ripeto forse, il popolo inizierà a prendere a zampate nel sedere i politici che promuovono da anni tagli alla sanità pubblica in nome di una non ben precisata efficienza. Non esiste la parola “impossibile”. Come faremo a fronteggiare altre emergenze pandemiche in futuro in assenza di strutture? Mantenendo due ospedali, di cui uno nuovo ed in una posizione strategica, ne guadagneremmo tutti. Gli ascolani continuerebbero a nascere ad Ascoli, per loro gioia, e la costa ed il suo immediato entroterra avrebbe un ospedale… Leggi il resto »
Io credo che non abbia capito lei. Ma se vuole dire che andrebbe bene un ospedale di base a Sbt ed uno di primo livello ad Ap, non credo che il suo ‘sogno’ non si realizzerà. Io ne preferisco un terzo nuovissimo a metà strada e le due strutture attuali come supporto per i pazienti non acuti. Magari il mio non si realizzerà ma sarà peggio anche per lei se vive sulla costa.
Mi sembra che nella discussione manchino un po’ gli occhiali nuovi che la situazione attuale ci costringe a mettere. Può darsi che il “rinculo” di questa “emergenza” tradisca quello che sta accadendo, ma è probabile che le parole d’ordine degli ultimi 30 anni finiscano nel cestino. “Riorganizzazione”, “razionalizzazione”, “efficientamento”, le lasceremo ai 4 o 5 o poco più che nella vita hanno studiato o fatto pubblicazioni su questi temi, che non sanno insomma cos’altro dire. In poco tempo il nostro Paese, fino ad un mese fa il più austero di tutto il cucuzzaro, ha messo 25 miliardi nella spesa pubblica… Leggi il resto »
Flammini di occhiali ne abbiamo fin troppi, di tutti colori e per qualunque occasione, il problema è chi non vuoie sentire per il proprio tornaconto.
PS: non mi riferisco a lei ovviamente né ad altri di Rivieraoggi.
Buonasera direttore “che succederà dopo”? Obiettivamente vista la situazione catastrofica che fonti autorevoli hanno associato alle guerre mondiali auspicherei un cambiamento di paradigma da parte degli stati del mondo e maggiori fondi in favore del comparto sanità. Più danni farà questo virus maggiore sarà l’attenzione verso questo settore, non tanto per l’etica piuttosto per la convenienza e la stabilità economico-finanziaria… Tornando in Italia non dimentichiamoci che il testo del “Balduzzi” è del 2012 e venne emanato con necessità e urgenza per contenere paradossalmente…la spesa pubblica. La normativa che ambisce a riorganizzare l’intero SSN italiano infatti non fa cenno a epidemie… Leggi il resto »
Cambiare il Paradigma… vorrei farlo addirittura con il COVID 19. Se la vita umana ha valore, in questa ripartenza la Cina dovrebbe considerare un nuovo modello, ma sono certo non lo farà, come non lo faremo noi in Italia o i tedeschi in Germania. Degli americani non ne parlo nemmeno. Qual è il nostro modello di riferimento? Il COVID19, se i dati a disposizione sono reali, sappiamo che in Cina ha provocato la morte di oltre 3.000 persone. Sappiamo però anche che in Cina muoiono ogni giorno, ogni giorno, una media di 4.000 persone a causa dell’inquinamento atmosferico. (un milione… Leggi il resto »