SAN BENEDETTO – Ricorderemo questi giorni, come quelli del Coronavirus. Giorni in cui l’uscire e lo stare insieme, sono diventati un motivo di preoccupazione.
Giorni in cui le scuole sono chiuse, gli stadi svuotati dei tifosi e la nostra bellissima Italia, da patria della bellezza assoluta sembra esser diventata il focolaio di un qualcosa da aver paura, per il semplice fatto che abbiamo avuto più cura degli altri nell’affrontare la diffusione del coronavirus.
Visto che sarebbe meglio star in casa e che non dobbiamo mai dimenticarci quanto sia straordinario il paese in cui viviamo, vi consigliamo il documentario del nostro concittadino Luigi Maria Perotti, in onda domani mattina alle 10 e 30 su Rai 3.
Si tratta di una puntata della serie di documentari “Di là dal fiume e tra gli alberi” dedicata all’isola vulcanica di Stromboli.
Stessa serie per cui lo scorso anno, il regista di San Benedetto aveva dedicato un puntata al nostro porto (https://www.raiplay.it/video/2019/03/Di-la-dal-fiume-e-tra-gli-alberi—E5-f7e6cbc1-2785-47d5-9e99-87dfbbcb5a7f.html)

Stromboli non è una isola come le altre, ma è la parte emersa di un vulcano che da centinaia di migliaia di anni non smette di eruttare. Per secoli i marinai che solcavano il Tirreno lo chiamavano il faro del Mediterraneo, perché le fiamme lassù in cima all’isola servivano a dar la rotta nelle notti senza stelle. 

Molti artisti, scrittori e filosofi sono stati colpiti da questo luogo eccezionale. Qui finisce il viaggio al centro della terra di Jules Verne, Nietzsche la descrisse come un masso di roccia davanti alla porta degli Inferi, poco lontano poco dalla beata isola di Zarathustra. Per Rossellini Stromboli era la Terra di Dio, per Vittorio De Seta l’Isola di fuoco. Per chi oggi vive alle sue pendici è una fonte inesauribile di energia, una bolla fuori dal tempo appoggiata su un Vulcano che non smette mai di dire la sua.

Questo è il trailer