CHI VOTIAMO? PERCHÈ? Proseguendo le mie riflessioni sui rappresentanti della politica italiana, ecco una domanda alla quale mi piacerebbe avere più risposte possibili.
Vista la ‘povertà’ della nostra classe politica, tendenza che non accenna a cambiare, quali ritenete che siano i motivi che spingono un cittadino a candidarsi per occupare un posto di amministratore pubblico in Comune, in Regione, in Parlamento?
Un contributo, un aiuto a rispondere, lo dà quanto sta succedendo con l’emergenza Coronavirus. Il governo ha ritenuto di stanziare 7 miliardi e mezzo per attenuare i danni che il virus sta causando alle imprese, alle famiglie eccetera. L’opposizione ha proposto testualmente: “Di miliardi ne servono almeno 30!”
È mai possibile una cosa del genere? A me appare come una grave mancanza di equilibrio che passa in secondo piano di fronte alla necessità di demonizzare l’avversario per ‘rubargli’ elettori. Invece di confrontarsi, almeno in un periodo così delicato come quello attuale.
La mia risposta ai motivi che spingono certe persone a candidarsi è squalificante. Ritengo infatti che ci siano pochissime persone (senza faccia tosta), come le mosche bianche, che ci provano con spirito altruistico e nobiltà d’animo ma poi si scoraggiano perché la risposta degli elettori (forse per i motivi che ho esposto nel mio precedente DisAppunto) finisce con il mortificarli.
Magari mi sbaglio ma proprio per questo motivo propongo questo DisAppunto-Sondaggio.
Fateci sapere. Grazie.
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Il problema è sempre quello: se uno si candida con spirito serio e valori di giustizia prenderà pochissimi voti, mentre gli altri ne avranno a palate. Di chi è la colpa? Tutti noi dovremmo farci un gran bell’esame di coscienza e riallineare quel che facciamo quotidianamente con i nostri proclami e ideali, se ci crediamo realmente. Non ci crediamo fino in fondo, si … ma … ? Diventiamo, allora, sinceri e smettiamola fare proclami. E’ questo che genera tutta quella serie di candidati il cui scopo è solo quelo di trovare un posto ben retribuito o al limite (anche se… Leggi il resto »
Vorrei cogliere questo spunto di riflessione per salutare un caro, caro amico che se n’è andato… in silenzio. Un saluto, come lui avrebbe gradito, all’amico Medardo, Compagno nel significato del Cum Panis condiviso, un Uomo di sincera, forte e schietta fede Politica.
Quando un amico ci lascia rimane un vuoto che solo la forza degli allegri ricordi riesce, seppure parzialmente, a lenire.
Che trionfi, nel suo Cuore sempre vivo, quella Bandiera che tanto ha amato.
La stessa capacità imbonitoria che ha permesso ad una rappresentanza politica di vincere – si fa per dire – le elezioni indicando la riduzione dei parlamentari come presupposto inderogabile, imprescindibile, di cui il Paese aveva assoluta necessità. Fantastico!
Saranno i fanfaroni, gil imbonitori a “sopravvivere” o i giusti e gli onesti?
Voi che ne dite?
Chi degli attuali regnanti sarà capace di sfornare tutte le “brioches” di cui il popolo, alla fame, ha bisogno?
“…7 miliardi e mezzo per attenuare i danni che il virus sta causando alle imprese, alle famiglie eccetera…”
E siamo solo all’inizio…
Direttore spunto davvero interessante. Provo a lanciare la mia idea. Ovviamente non c’è una risposta universale ma possiamo individuare diverse casistiche: 1) Ego: alcuni si candidano solo per il proprio ego, vedere il proprio nome associato ad una carica di responsabilità che possa in qualche modo dare autorevolezza e farlo sentire “uno importante”, tendenzialmente un candidato pericolo in quanto politicamente vendicativo, annebbiato nella sua lucidità dal preservare la propria immagine a scapito di quello che dovrebbe gestire 2) gli sconfitti dalla globalizzazione e Vittime dell’effetto dunning kruger: quelli che vedono i cambiamenti nella società e nell’economia come un male e… Leggi il resto »
D’accordo. Ti giro il rovescio della domanda. Cosa deve cambiare affinchè una persona altruista (1), preparata e intelligente (2), per bene e che non mette il primo piano il denaro (3), che ritiene la politica una passione pro popolo in virtù di un curriculum da sfruttare (4), che ritiene peccaminoso il verbo rubare (5), possa tornare a fornire il proprio nome per un’eventuale candidatura?
un elettorato diverso