SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Calcio in pratica sospeso a causa del contagio da coronavirus, con la Samb ferma per ben quattro incontri e un campionato di difficile valutazione al momento.

“C’è rammarico – le parole di Federico Angiulli rilasciate dall’ufficio stampa della Samb – Ci tenevamo a rimetterci in rotta subito e a lasciarci alle spalle questo periodo negativo. Una sosta comunque giusta perché quanto c’è di mezzo la salute non si scherza. Io poi sono particolarmente sensibile a questa emergenza, essendo di Milano sto vivendo la situazione con grande apprensione: la mia famiglia è lì, io non posso tornare e loro non possono venirmi a trovare. A Milano ci sono attività chiuse, la vita di tutti giorni è particolarmente condizionata e i miei familiari stanno vivendo tutto ciò in prima persona, vi assicuro che non è una bella situazione”.

Il centrocampista è tornato poi sulla sconfitta interna contro il Ravenna: “Fino a questa gara si poteva parlare tranquillamente di crisi di risultati, le prestazioni c’erano sempre state. Con il Ravenna, invece, nonostante il vantaggio iniziale, è venuta meno anche la prestazione. Il motivo? Secondo me, avevamo una gran voglia di riscattarci, di tornare alla vittoria davanti al nostro pubblico, ma dopo il pareggio subito questa voglia di vincere si è trasformata in paura di vincere e quando giochi con la paura quasi sempre fai male”.

Ora tra recuperi e giornate di campionato, i rossoblu sono chiamati a un vero e proprio tour de force: “Come ci si prepara ad affrontare tutte queste gare a pochi giorni l’una dall’altra? Questa sosta forzata ci è comunque servita per recuperare le forze e prepararci al meglio: la squadra ora sta bene ed eravamo tutti molto carichi per affrontare il Padova. Abbiamo lavorato alla grande in questi giorni e c’era voglia da parte di tutti di tornare subito in campo. Questo tour de force alla fine ci può aiutare anche perché non ci sarà il tempo nemmeno per esaltarsi o abbattersi dopo una partita, perché ce ne sarà un’altra subito dopo. Il gruppo? E’ unito, ci siamo trovati e abbiamo parlato tanto in questo periodo. Abbiamo capito che il momento così negativo non era dovuto a un motivo in particolare ma solo ad episodi, poi con il Ravenna c’è stata una battuta d’arresto anche sul piano del gioco e ci può stare nell’arco di una stagione di sbagliare un paio di partite, sarebbe meglio di no, ma può succedere. L’importante è uscirne il prima possibile”.

Angiulli ha parlato poi di questa sua esperienza a San Benedetto e di quello che potrebbe essere il suo futuro:
“Felicissimo di essere qui, mi trovo benissimo. Sono in prestito secco ma vorrei rimanere anche l’anno prossimo, ho già parlato con il direttore sportivo e con il mio procuratore. Vedremo. Sono venuto qui per giocare da play, avevo sempre fatto la mezzala o il centrale in un centrocampo a 2. La Samb mi voleva per fare questo ruolo e, anche se c’erano altre squadre che mi volevano come mezzala (mio ruolo naturale), ho scelto di venire qui per giocare in questa posizione che mi piace tantissimo. L’avevo fatto solo in un situazioni sporadiche in passato e sono consapevole che devo continuare a lavorare per migliorare e cerco di dare il massimo a ogni allenamento”.

Riguardo all’andamento del campionato, conclude Angiulli: “E’ stato girone d’andata molto positivo, mentre il girone di ritorno per ora è al di sotto, giustamente, delle aspettative un po’ di tutti, ce la metteremo tutta per invertire questa rotta, ripeto, siamo un grande gruppo, ci vogliamo tutti bene e non vediamo l’ora di tornare in campo per rendere questa stagione memorabile”.