CUPRA MARITTIMA – CinemalCentro riprende la sua tradizionale programmazione presso la sala del Cinema Margherita di Cupra Marittima. CinemalCentro è un progetto nato con l’intento di riportare il cinema al centro della vita cittadina e del tessuto urbano

CinemalCentro da giovedì 20 febbraio a mercoledì 26 febbraio propone:

Gli anni più belli di Gabriele Muccino, con Pierfrancesco Favino, Micaela Ramazzotti, Kim Rossi Stuart, Claudio Santamaria, Francesco Centorame.

Il richiamo della foresta di Chris Sanders, con Harrison Ford, Omar Sy, Dan Stevens, Karen Gillan, Bradley Whitford, Colin Woodell.

Villetta con ospiti di Ivano de Matteo, con Marco Giallini, Michela Cescon, Massimiliano Gallo, Erika Blanc, Cristina Flutur.

Gli anni più belli: Roma, primi anni Ottanta. Giulio, Paolo e Riccardo hanno 16 anni e tutta la vita davanti. Giulio e Paolo sono già amici, Riccardo lo diventa dopo una turbolenta manifestazione studentesca, guadagnandosi il soprannome di Sopravvissuto. Al loro trio si unisce Gemma, la ragazza di cui Paolo è perdutamente innamorato. In realtà tutti e quattro dovranno sopravvivere a parecchi eventi, sia personali che storici: fra i secondi ci sono la caduta del muro di Berlino, Mani Pulite, la “discesa in campo” di Berlusconi e il crollo delle Torri Gemelle, per citarne solo qualcuno. E dovranno imparare che ciò che conta veramente sono “le cose che ci fanno stare bene” e che certi amori – così come certe amicizie – “fanno giri immensi e poi ritornano”. (www.trovacinema.it).

“Muccino fa leva drammaturgica su questo scarto epocale raccontandoci tre identità maschili depotenziate e destrutturate, come lo sono molti neocinquantenni di oggi. E alla fine ci si commuove profondamente, si riflette su dove siamo e perché, e su quali siano “le cose belle” cui stare attaccati come cozze quando il mondo intorno ci tradisce. Muccino racconta molto bene quanto sia facile sbagliare nella vita (soprattutto se è “una vita difficile”) senza valutare le conseguenze di errori cui sarà arduo porre riparo, ma (grazie anche al provvidenziale suggerimento di Favino, come ha dichiarato il regista in conferenza stampa) è ancora possibile rammendare la propria vita e trovare una consolazione finale, una rappacificazione con noi stessi e il nostro bilancio esistenziale. E l’unico eroe è quello che ha capito da subito che non bisogna lasciare che sia il mondo a definirci.” (Paola Casella – Mymovies.it).

Il richiamo della foresta: In California, a fine ’800, il grosso cane Buck vive nella fattoria di un giudice. Rapito per essere venduto come cane da slitta per i cercatori d’oro del Klondike, Buck si ritrova in Alaska, rinchiuso in gabbia e addestrato alla legge del bastone. Acquistato da un francese che consegna la posta negli avamposti dei cercatori d’oro, entra in una muta di cani e in poco tempo, coraggioso e possente, ne diventa il capo. Quando però il postino perde il lavoro, viene acquistato da un feroce viaggiatore in cerca di fortuna. Salvato dall’eremita John Thornton, Buck trova finalmente un amico con il quale spingersi nelle profondità delle terre selvagge. Qui sentirà sempre più forte Il richiamo della foresta e si unirà a un branco di lupi, senza però dimenticherà l’affetto per il suo anziano padrone. (www.mymovies.it).

“Soprattutto, Il richiamo della foresta a cui il cane mezzo lupo aderisce per natura non è nel film una metafora del darwinismo sociale caro al neonato capitalismo americano (secondo un’interpretazione diffusa dell’opera di London), ma una più ampia adesione a uno stato di natura nel quale predominano in forma disinteressata istinti e sentimenti come coraggio, affetto, riconoscenza, predominio. Una normalizzazione dei temi londoniani ribadita anche dalla rappresentazione da operetta del cattivo di turno (l’esploratore dandy interpretato da Dan Stevens), che ripropone l’opposizione manichea tra bene e male anche ai confini della civiltà. Questa nuova versione di Il richiamo della foresta rafforza l’immagine di Buck in quanto eroe letterario per eccellenza, fiero, coraggioso, destinato a diventare il leader del proprio gruppo; eppure nella sua lotta per la sopravvivenza fra inverni rigidi e uomini malvagi non c’è nulla di drammatico ed epico, nulla della disumanizzazione di un’umanità più selvaggia del mondo animale.” (Roberto Manassero – Mymovies.it).

Villetta con ospiti: In un paese non meglio identificato del Nordest italiano una famiglia altoborghese fa il bello e il cattivo tempo. L’erede della fortuna famigliare, Diletta, è una donna fragile che cerca di dare un senso alla sua vita impegnandosi in cause che vedono protagonista don Carlo, il prete con un debole per le parrocchiane. Suo marito Giorgio, romano, le è infedele e approfitta delle ricchezze della moglie a scapito dell’azienda di famiglia. La figlia Beatrice è un’adolescente arrabbiata, e la nonna è severa e taccagna. Intorno a loro si aggirano un poliziotto napoletano corrotto, un medico venduto e una famiglia di immigrati rumeni: Sonja, cameriera della famiglia altoborghese, il fratello Ilia, che traffica in affari loschi, e il figlio Adrian, combattuto fra l’onestà della madre e la furbizia dello zio. (www.trovacinema.it).

“I personaggi sono figurine a una dimensione, ed è proprio questo il limite principale di una storia che non ammette sfaccettature e complessità, riducendo gli esseri umani a maschere. Il che potrebbe anche funzionare, trovato il tono giusto: quello che, con il suo infallibile istinto da attrice di lungo corso, centra perfettamente Erika Blanc nella sua spassosa interpretazione della decana di famiglia, crudele e scorretta fino alla parodia. Tutti gli altri si attengono ai limiti strutturali del copione, attingendo ad altro cinema: Marco Giallini interpreta Giorgio come l’Alberto Sordi de Il vedovo, Michela Cescon si cala in un classico ruolo “alla Valeria Bruni Tedeschi”, e così via. L’unica a mantenere una credibilità ricca di sfumature e di variazioni è la splendida Cristina Flutur nel difficile ruolo di Sonja, rifiutando ostinatamente di cedere allo stereotipo dell’immigrata.” (Paola Casella – Mymovies.it).

Anche per la stagione 2019-2020 il Cinema Margherita propone la Tessera Acec Marche. La tessera costa 5 euro p,ermette di avere 5 ingressi ridotti, più uno in omaggio, ed è utilizzabile in tutte le Sale Acec Marche.

Ingressi: 6,50 euro interi, 5 ridotti

Ingresso universitari: 4 euro

Ingresso Cinema d’Essai: 5 euro

ORARIO DEGLI SPETTACOLI

GLI ANNI PIU’ BELLI di Gabriele Muccino

giovedì 20 febbraio ore 21,15

venerdì 21 febbraio ore 21,15

sabato 22 febbraio ore 19-21,15

domenica 23 febbraio ore 17-21,15

lunedì 24 febbraio ore 21,15 ingresso 5 euro

IL RICHIAMO DELLA FORESTA di Chris Sanders

venerdì 21 febbraio ore 19

sabato 22 febbraio ore 17

domenica 23 febbraio ore 15 -19,15

lunedì 24 febbraio ore 19 ingresso 5 euro

Martedì e Mercoledì d’Essai -ingresso 5 euro

VILLETTA CON OSPITI di Ivano de Matteo

martedì 25 febbraio ore 19,30 -21,15

mercoledì 26 febbraio ore 19,30-21,15

Prossimamente: dal 27 febbraio VOLEVO NASCONDERMI di Giorgio Diritti, 3 marzo LONTANO LONTANO di Gianni Di Gregori il regista sarà presente in sala.

Ricevi la programmazione su Whatsapp registra il numero 3917156986 sulla tua rubrica e invia ‘ok ‘ (il tuo numero non sarà visibile se non al Cinema Margherita).