SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Esaminando alcuni dati riguardanti i ricavi e le perdite (vedi i dettagli nella pagina 7 del nostro settimanale in edicola) della società rossoblu nel campionato 2018-2019 e in prospettiva di quello in corso, la cosa che si evince in modo chiaro è che, per mantenere certi livelli, serve un presidente o un gruppo di persone in grado di rimettere annualmente dalle proprie tasche somme importanti. Il dato più significativo riguarda le perdite di esercizio. Meno 525663 euro al 30 giugno 2018, meno 1.004.071 al 30 giugno 2019.
In questo torneo, escludendo un possibile ingresso in zona play off, che potrebbe abbattere le perdite in funzione del numero di gare disputate, la perdita potenziale si aggira quindi su circa un milione di euro.
Significa che Fedeli toglierà la sostanziosa cifra a favore della squadra di calcio (che cinque anni fa decise di acquistare) a discapito di altre attività più o meno gaudenti. Per uno sport che comunque gli piace moltissimo.
Ho spiegato più volte, e non credo di sbagliarmi, che il motivo per cui ha acquistato la Sambenedettese Calcio è stato quello di affidare una società con una grande storia al figlio Andrea. Con il quale però non è riuscito a convivere calcisticamente per vedute diverse del mondo del calcio e per come gestirlo dall’alto di una carica ricca di responsabilità.
Quando le loro strade si sono definitivamente divise, il peso di reggere la squadra in prima persona è diventato per Franco Fedeli un fardello ogni giorno più insopportabile. Alleggerito soltanto dai risultati che, quando non vengono, lo mandano in bestia perché non ci vede un motivo, nemmeno uno, per restare presidente della squadra (non quella del cuore) di una città lontana 250 chilometri dalla sua. Da qui la decisione di lasciare definitivamente la Samb.
Sempre in funzione del bilancio interpretato alla lettera (io non sono in grado di farlo in modo diverso) c’è chi dice che, se tenere una squadra di calcio porta a rimettere denaro, come è possibile pretendere un milione di euro che si sommerebbe a quello da perdere durante la gestione successiva?
Vero ma è anche vero che oggi, quando una persona onesta acquista una società di calcio deve avere due intenzioni: quella di creare i presupposti di anno in anno con una crescita graduale di risultati ma correndo qualche rischio e l’altra più frequente ai nostri tempi di investire sullo stadio per ricavarne profitto negli anni successivi, in concomitanza di salti di categoria.
C’è un’altra ipotesi, sempre più rara però, quella di un magnate del posto che ama così tanto la sua squadra del cuore e la sua città da farla conoscere di più a tutto il mondo grazie al gioco del calcio. Sassuolo docet.
Il nostro presidente Franco Fedeli purtroppo non rientra più in nessuna delle tre… categorie.
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Mo te lo dico io direttò. Fedeli ha stancato. Con lui non ci andrebbe d’accordo nessuno. I soldi che ci ha rimesso non è colpa di nessuno, ma una sua decisione, perché se pensava di guadagnare con la serie c senza investire per il salto di categoria allora è anche un illuso. Ha destabilizzato come nessuno spesso l’ambiente. Non ha fatto altro che piangere e rinfacciare il discorso economico. Ha messo in difficoltà gli allenatori con un’ingerenza che manco da Berlusconi si era vista. Con Montero però sta buono. Ha preso in giro i tifosi spesso dicendo cose che poi… Leggi il resto »
Per quanto possa condividere molti aspetti da te citati devo dissentire sulla conclusione ovvero vedo molte squadre e presidenti che a suon di investimenti si sono rovinati, per ultimo stiamo assistendo ad una fine ingloriosa del Catania, cosi possiamo citare Reggiana o Cesena prima ancora e se pensiamo che il calcio possa avere frutto comprando unicamente giocatori quotati sbagliamo di grosso, condivido pero’ pienamente che Fedeli non ha visione di tale attività o meglio non riesce a determinarsi collaboratori in grado di portare avanti progetti e ambizioni che solo con umiltà ed intelligenza possono essere raggiunti.
In lei Fedeli trova l’ultimo baluardo ormai é stato scaricato da tutti basta non se ne può più e secondo me sta aspettando una minima contestazione per poter prendere la scusa giusta, fanno bene gli ultras a non dargli questa possibilità. Per quanto mi riguarda non metteró a mio malincuore e nonostante l’abbonamento più piede allo stadio con questa società. Ps qualcosa Fedeli l’ha guadagnata l’apertura di 2 supermercati.
Baluardo perché? Cosa glielo fa pensare dopo quello che ho scritto? Io ho sempre detto a Fedeli che io tengo prima alla Samb poi a chi la governa in modo onesto e con l’intento di farla crescere tecnicamente e nei risultati. Ho sempre scritto anche (controlli) che la Sambenedettese non è squadra da serie C dove dopo tre-quattro anni di permanenza la categoria non soddisfa più il palato degli sportivi abituati a 21 anni di serie cadetta e ad almeno quindici anni di lotta per salirvi di nuovo. Senza questi presupposti lo scontento è più che normale. Purtroppo (ma anche… Leggi il resto »
Carissimo amico teschioalato permettimi di dirti che l’unico errore che puoi fare GRAVE e ingiustificato è non andare allo stadio. Noi dobbiamo essere tifosi passionali e leali della SamB A PRESCINDERE DALLE VICENDE SOCIETARIE SEMPRE E COMUNQUE!!!!! la SamB intesa come ente astratto ha un solo immenso potenziale LA PASSIONE DI NOI TIFOSI il resto, presidenti, staff, calciatori ecc ecc sono accessori – necessari – ma solo accessori….. E domenica si DEVE andare allo stadio anche per dimostrare senza ripicche o polemiche a chi di dovere (Fedeli) che la SamB è la SamB !!
Forza SamB
Partendo dal fatto che non voglio fare i conti in tasca a nessuno, detto ciò io credo poco a queste carte, cioè a questo bilancio. Se fosse reale una perdita annuale del genere… allora mi domando: “Ma le altre società meno blasonate della samb o da decenni in serie C come fanno ad esistere ancora???” Lasciando stare il girone sud, ma al centro e al nord ci sono società che sono anni che partecipano alla terza serie e non hanno grossi imprenditori o grosse cordate alla guida. Se la samb perde un milione a stagione allora queste come fanno ad… Leggi il resto »
Certamente ma una differenza importante la fanno anche le ambizioni.
e ppu 300mila euri di seggiolini de lu stadio jie li sceme date nu!
Riguardano la proprietà non l’affittuario
Aspetti direttore, adesso sono serio. Sono d’accordo che la spesa riguardi la “proprietà” ma non l’affittuario, ma a me risulta che il comune di San Benedetto non militi in nessuna specifica categoria di calcistica, o sbaglio? o magari i dipendenti comunali giocano qualche campionato professionistico o semi professionistico? Se l’affittuario, la Società che ha la proprietà della Sambenedettese calcio, voleva continuare ad utilizzare quell’impianto, come minimo doveva compartecipare alla spesa. Non so a lei ma a me con 300 mila euro vengono in mente tante cose da fare a San Benedetto e nella mia lista i seggiolini dello stadio stanno… Leggi il resto »
A parte che mi sembra un obbligo federale, credo che i seggiolini restino quando la società cambia. È un bene immobile non mobile.
Possiamo leggere i bilanci e fare tutti i calcoli che vogliamo, possiamo dire (ormai è inevitabile) che Fedeli tutto è meno che innamorato di SBT e di noi tifosi, possiamo anche sperare che lasci la squadra e le casse societarie in buone mani e in buone condizioni ma NON possiamo lasciarci andare a commenti catastrofici e a volte imbarazzanti. Da quando siamo tornati nel calcio professionistico siamo sempre stati nella zona playoff , abbiamo sempre disputato i playoff e forse con maggiore convinzione ed esperienza da parte di Fedeli avremmo potuto ottenere qualcosa in più. Io la vedo da questa… Leggi il resto »
– Mari?! MAAAARIIII!!?!?!?
– Che cazz va urlenne Mario!!! che vu?!?!
– vujie sapé, dove sci fatte la spese?
– jio lu tigre, perché? che ffa vu jì a ffa la spesa da perté?
– no, fusce matte, mejio lu tigre de l’Asculà che l’Elite…!
– e mmo da quanne t’entenne de spesa?!
– da quanne llu paracule de lu presidente del la SamBa ce vo lascià co le pezze a lu cule!
– puzza fa BU BU Mario!
Bel dialogo in vernacolo, pero’ la morale vera non e’ quella che dici bensi’ che i Gabrielli ascolani fanno i cavoli loro nel modo piu’ assoluto (e non come Fedeli che giustamente ci prova) da anni a San Benedetto e dintorni e quando mai hanno contribuito a qualche causa cittadina?? puo’ darsi che mi sfugge, fatemelo sapere, ma meglio un Fedeli ostico…
assolutamente d’accordo. E’ del tutto legittimo che Fedeli cerchi di sviluppare il suo business in zona ; ricordiamoci che contribuisce a creare ricchezza e posti di lavoro.Questo ovviamente non cancella le pecche nella gestione della Samb che mi sembrano evidenti