GROTTAMMARE . “L’avvio dei festeggiamenti del quinto centenario della nascita di Sisto V (1521-1590) dominerà gli eventi 2020 della città di Grottammare”. Lo ha annunciato questo pomeriggio, 10 febbraio, il sindaco Enrico Piergallini, durante l’intervento tenuto nel padiglione della Regione Marche alla Borsa internazionale del Turismo, la nota manifestazione di settore in corso ancora fino a domani (martedì 11 febbraio) a Milano. 

Le celebrazioni dedicate all’illustre concittadino e gli scorci panoramici più suggestivi hanno caratterizzato la presenza di Grottammare alla Bit 2020. 

La città, infatti, era stata rappresentata già il giorno avanti dall’assessore allo Sviluppo economico, Lorenzo Rossi, sempre nell’ambito degli appuntamenti organizzati dalla Regione Marche. 

Nell’occasione, sono stati proiettati una serie di immagini e un filmato, oltre alla distribuzione di vario materiale promozionale: “È stata l’occasione per presentare la nostra località nella più grande manifestazione italiana sul turismo, aperta di domenica a decine di migliaia di visitatori – ha dichiarato Rossi – . Abbiamo portato i nostri cataloghi, che sono andati a ruba, tanto che io stesso ho dovuto ricaricare il banco. Inoltre abbiamo mostrato le bellezze della Città in un video promozionale alle decine di persone che hanno partecipato all’incontro dedicato alla Riviera delle Palme”.

Dalla costituzione di un comitato che fa capo alla diocesi, ai contenuti sui quali costruire il programma delle celebrazioni in onore del pontefice grottammarese: il sindaco Piergallini ha ripercorso per la platea della Bit le tappe fin qui svolte, relativamente all’evento che caratterizzerà la seconda parte del 2020. 

“Il comitato ha deciso di lavorare su tre verbi caratterizzanti – ha annunciato il primo cittadino -. Il primo è ‘raccontare’, cioè la comunicazione moderna, più facile e popolare della figura di Sisto V, che vada al di là dei luoghi comuni del papa crudele e del papa tosto e che sia accessibile anche ai ragazzi. Io punterò l’attenzione sul fatto che, nel Cinquecento, il figlio di una persona umile poteva diventare papa. Il secondo aspetto è ‘ricercare’ e cioè tutte quelle attività legate alla convegnistica e alla presentazione di libri, puntando anche sull’aspetto di papa Sisto V come statista, in un’epoca particolarmente delicata per l’Europa. Il terzo verbo è ‘mostrare’,  che è la parte più onerosa, ma che avrà il supporto e la base nel sistema dei Musei sistini del territorio. Per questo aspetto, nello specifico, pochi giorni fa abbiamo avuto contatti con la direzione dei Musei Vaticani”.