SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tornano i concerti organizzati dall’associazione Prima Persona Plurale con Muccigna Riots. Venerdì 7 febbraio al Pub Edelweiss, sul lungomare di Porto d’Ascoli, si esibiranno i Uochi Toki. Di seguito un loro recente brano e sotto la descrizione dell’ultimo album.

 

Le profezie cyberpunk non si sono avverate e gli Uochi Toki si trovano immersi in questo presente ibrido diluito al massimo che depotenzia qualsiasi iniziativa. Quindi, di fatto, cyberpunk, anche se spoglio dell’inconografia che lo renderebbe grandioso. Con questa premessa il duo è tornato alla forma espressiva del rap, stavolta non per destrutturare o ristrutturare, bensì per urgenza, per emotività, per contrasto.

Malæducaty“ è un disco che nasce direttamente nell’amarezza della sconfitta durante gli attriti degli Uochi Toki con il pubblico e con la società. E’ un percorso di oscurità, accettazione e rinascita in 17 fasi che non promettono mai catastrofe né lieto fine.

E’ un disco in cui si cambia continuamente argomento anche se ogni traccia è concatenata con quella successiva, scritto e composto di getto come lo zaino che si prepara in fretta quando si sta scappando dagli inseguitori o quando ci si sta preparando ad inseguire qualcuno. I brani sono molto più brevi rispetto ai precedenti dischi proprio per esercitarsi nella sintesi, nel cosa portare e cosa lasciare quando la situazione inizia a farsi davvero stretta.

I suoni escono dall’ambiente tellurico e sotterraneo per correre sul terreno, come dei non-morti che hanno ancora attaccati brandelli di campioni putrefatti dalla distorsione ma sostenuti da beat ossei che si muovono col groove, lasciando intendere che si tratta di zombie di antichi rappers. In Malaeducaty l’elettronica di Rico ha un peso specifico più alto ma in tracce di minor durata, permettendo così azzardi noise più elevati e soluzioni di mix inconsuete.

L’influenza degli ascolti rap passati o presenti è più di concetto che sonora, e trasformata creativamente da letture come “La vera storia dell’hip hop” di Dr.Pira o “Apocalypso disco” e “Frankenstein goes to holocaust” di Dj Balli. Si tratta di un disco che permette l’accesso sia a chi non ha mai ascoltato nulla degli Uochi Toki, sia a coloro che li seguono da tempo, dove gli accenni autoreferenziali sono sempre bilanciati da un corrispettivo di apertura a nuove orecchie, sempre a patto che queste stiano cercando qualcosa di Altro e siano vivaci e attente.