
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Scambio di mail tra il sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti e la segreteria della Senatrice a vita Liliana Segre dopo la notizia della mozione approvata dal Consiglio Comunale sambenedettese per la cittadinanza onoraria.
“Signor Sindaco di San Benedetto del Tronto, la proposta della sua amministrazione onora profondamente la Senatrice – affermano dalla segreteria – Ha accolto con piacere l’idea di diventare vostra concittadina onoraria. Temo tuttavia che la Senatrice non potrà dare seguito alla proposta di raggiungervi (l’età avanza e la geografia non aiuta). Ci farà piacere inviarvi un indirizzo di saluto scritto”.
Il sindaco Piunti ha risposto con la comunicazione che segue: “Ho letto con immenso piacere la Sua risposta che onora l’intero Consiglio comunale. Comprendo perfettamente le difficoltà logistiche connesse ad una trasferta della senatrice e Le chiedo pertanto se è possibile concordare un appuntamento, nel luogo e nel giorno da Voi desiderati, affinché io possa consegnare alla Senatrice la pergamena con cui questo Comune Le concede la cittadinanza onoraria”.
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Ho provato a immaginare se al posto di una “pergamena” il dono, non meramente simbolico, segno di vera riconoscenza, fosse un permesso di soggiorno, in quel comune, per una famiglia composta da un padre, una madre e un bimbo… un gesto di accoglienza che invece, tanto tempo fa, fu negato alla famiglia Segre, in fuga, mentre tentava di varcare il confine che rimase impenetrabile. Ben altra cosa che un banale foglio di cartapecora seppure finemente ornato. Metaforicamente mi verrebbe da dire: non offrirmi le “chiavi della città” perché io vorrei dimorare in un “luogo” dove non ci sono porte da… Leggi il resto »
Mi ricordo di Don Oreste Benzi quando sollecitava coloro che parlavano di diritti umani, di salvaguardia dei più deboli, indifesi, emarginati, violentati, profughi …, piuttosto che far aprire istituti e strutture simili, di accogliere in casa uno solo degli ultimi della nostra società.
Il suo messagio, sinteticamente era: “avremmo trovato un tetto a tutti i bisognosi se tutti aprissero la loro porta”