SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non è bastato alla Samb dominare gran parte del match e giocare l’intero secondo tempo nella metà campo avversaria per conquistare l’intera posta in trasferta contro la  Vis Civitanova in una gara che nel finale si è trasformata in una bolgia con le  espulsioni di allenatore, dirigente accompagnatore ed un calciatrice della squadra di casa. Alla fine le rossoblu di mister  Silvestro Pompei si devono accontentare di un pareggio che, comunque, le mantiene ai vertici della classifica. Ma al di la del risultato, c’è da evidenziare la grande prestazione della Samb contro la coriacea Civitanova, una delle candidate alla vittoria finale del  campionato Eccellenza, che nel secondo tempo è riuscita a superare solo tre volte la metà campo rossoblu.  Alle rossoblu va anche il merito di aver dimostrato un grande spirito di solidarietà nei confronti dell’allenatore della squadra avversaria,  Perini colpito dall’immane tragedia della perdita del figlio  Mattia, il sedicenne travolto due settimane fa da un treno in transito.
Con le squadre schierate a centrocampo prima della gara per salutare il pubblico, le rossoblu hanno mostrato, infatti, uno striscione con scritto  “Mattia nei nostri cuori”con un cuore e la firma Samb.
E in questo clima di commozione inizia la partita con la Samb. schierata da  mister Pompei con un 4-4-2 propositivo, che parte subito all’attacco. Ma con il passare dei minuti le padrone di casa guadagnano metri ed iniziano ad affacciarsi nei pressi dell’area rossoblu.
Così il match prosegue in sostanziale equilibrio fino a 10′ dal riposo, quando le civitanovesi passano in vantaggio grazie ad un rigore inesistente: sugli sviluppi di un corner, la palla finisce contro una rossoblu, la Poli, che si ripara il viso con le mani tenendo le braccia sul petto proprio per non fare volume, dunque tutto regolare, non per l’arbitro che, troppo distante, decreta il calcio di rigore. Sul dischetto va la veterana  Natalini che insacca nonostante la portiera  Galli sfiori la sfera. La Samb reagisce rabbiosamente, ma dopo qualche minuto l’arbitro interrompe l’arrembaggio rossoblu e manda tutte a bere un tè caldo.  Inizia la ripresa con la Samb che schiaccia le padrone di casa nella propria metà campo, ma al 55′ un tiro senza pretese calciato dalla Monzi nei pressi della metà campo sorpende la Galli che, condizionata dalla notevole distanza del punto di battuta, si fa trovare troppo avanti.
Immediata la reazione delle rossoblu che si riversano nella metà campo avversaria mettendo sotto pressione la retroguardia civitanovese.
Con il passare dei minuti il forcing della Samb diventa asfissiante e la portiera civitanovese è costretta a superarsi più volte per negare il gol a  Pontini, Poli, Sacchini, Malatesta e Angelini. Ma nulla può alla mezz’ora sull’incornata in area della  Racciatti, difensore proiettato costantemente in attacco per tutto il secondo tempo.
La Vis Civitanova è in ginocchio e la Samb continua ad attaccare a testa bassa mettendo sotto assedio l’area avversaria. E sul finire arriva il gol con un gran tiro da dentro area della  Langiotti,  altro difensore stabilitosi nella trequarti avversaria durante la ripresa.
Le rossoblu si affrettano a recuperare la palla dalla rete ed a portarla al centro per riprendere subito il gioco, ma la panchina civitanovene scatena il caos in campo avventandosi contro l’arbitro per protestare energicamente per l’entità del recupero. Risultato: gioco bloccato e  tre cartellini rossi per l’allenatore, il dirigente accompagnatore ed una calciatrice.
La baraonda tiene fermo il gioco per diversi minuti impedendo alla Samb di utilizzare il tempo residuo per effettuare quel sorpasso tanto probabile, quanto meritato. Al di là del risultato resta la grande prestazione della Samb che ha messo in ginocchio un’altra diretta concorrente per la promozione e che, dopo le ultime prestazioni, è considerata dagli addetti ai lavori, la squadra più accreditata per la conquista della promozione diretta.