GROTTAMMARE – Chiede un Consiglio Comunale aperto sulla questione del photored la consigliera grottammarese del Movimento Cinque Stelle Alessandra Manigrasso. Soprattutto in merito all’elevato numero di sanzioni per il semaforo sulla Statale 16, in via Fratelli Rosselli, vicino la chiesa di San Pio V.

“In tema di viabilità oltre ad aver chiesto delucidazioni in merito a quanti conducenti sono stati sanzionati ad oggi ad ogni incrocio semaforico abbiamo segnalato come sia rischioso per i pedoni l’attraversamento pedonale di fronte ad una attività commerciale sita in via Fratelli Rosselli nei pressi dell’incrocio semaforico” scrive.

“Infatti la segnaletica verticale è inesistente, quella orizzontale cancellata dal tempo e dall’incuria. La sera c’è scarsa visibilità e tutto questo mette a repentaglio l’incolumità dei pedoni è il regolare traffico degli automobilisti” continua.

“Visto l’elevato numero delle sanzioni comminate, abbiamo chiesto quanti incidenti si sono verificati negli ultimi due anni negli incroci dove sono stati installati i photored. Continuiamo a sollevare il problema senza nessuna vena polemica ma di fronte ad un dato così elevato come le di 5 mila sanzioni elevate in 5 mesi, il cui il focus delle sanzioni evidenzia che l’incrocio di via Fratelli Rosselli con via Laureati (photored di fronte alla chiesa di San Pio) sia la madre di tutte le infrazioni commesse sul territorio comunale ci porta a segnalare che su 5 mila multe 3500 riguardano il suddetto incrocio semaforico” è l’opinione della pentastellata.

“Noi che a tutt’oggi continuiamo ad essere interlocutori con i sanzionati ribadiamo la necessità di un consiglio comunale aperto, dove le ragioni degli amministratori che vedono nell’installazione dei photored un deterrente ad eventuali infrazioni si confrontino con i cittadini multati per apportare quei correttivi necessari: come rivedere la viabilità, la segnaletica, l’illuminazione, la possibilità di installazione di dispositivi con il conto alla rovescia countdown per giungere ad una sintesi che garantisca la maggior sicurezza nel rispetto del Codice della Strada” si legge nella nota.

“La sicurezza come abbiamo avuto già modo di sostenere è una condizione che va salvaguardata, non con la repressione, ma con la ma con prevenzione. Infine ribadiamo l’eccessivo costo che grava sui multati dovuto alle spese di accertamento e notifica che è di 16,40 per chi è in possesso di Pec e 25,90 per chi non ha una Pec. Fa pensare che a parte il compenso del noleggio la società di riscossione prende euro 5 più Iva a multa: urge chiarezza e informazione questo ci aspettiamo da una amministrazione che pensa alla sicurezza e non a battere cassa” conclude la Manigrasso.