SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si chiama Giada Travaglini ed è la vincitrice della seconda edizione del premio “Massimo Cappetti”.

Il riconoscimento, creato dal Rotary Club San
Benedetto del Tronto in memoria del maitre dell’hotel Calabresi con una grande passione per l’arte, è stato consegnato nella serata di giovedì nel corso di una cena organizzata all’interno dell’Istituto Alberghiero.

La giovane Giada ha ricevuto il riconoscimento dalle mani della moglie di Cappetti, Francesca Angellotti, della dirigente dell’istituto Alberghiero Manuela Germani e dalla presidente del Rotary Club di San Benedetto Maria Rita Bartolomei.

La giovane studentessa dell’Ipssar ha ricevuto il riconoscimento, con il quale ogni anno si vuole premiare una studentessa o uno studente particolarmente virtuosi dell’istituto di piazza Sciocchetti. Giada, già insignita nel 2018 con la Pagella d’Oro della Carifermo, si è diplomata all’Ipssar con il massimo dei voti e con lode.

“Si tratta di una ragazza – ha spiegato la professoressa Manuela Germani, dirigente dell’istituto – che non ha soltanto conseguito ottimi risultati ma che ha manifestato
anche delle grandissime doti relazionali e comunicative, a livello. sociale Per cinque anni ha aiutato i suoi compagni lavorando per sé
stessa e per gli altri. E per questo noi la ringraziamo”.

La studentessa ha ringraziato l’istituto per “le tante occasioni e le significative esperienze che mi ha offerto”. Tra queste anche la visita al Quirinale che le ha consentito di conoscere il Presidente della  Repubblica Sergio Mattarella quando, nel giugno del 2017, una delegazione di studenti raggiunse la Capitale in quanto l’Alberghiero  sambenedettese era stato selezionato come scuola di eccellenza tra i
vari istituti nazionali. E proprio i ragazzi dell’Alberghiero hanno garantito la cucina e l’impeccabile servizio ai tavoli durante la cena.

Toccante il ricordo della figura di Cappetti fatta dalla presidente del Rotary di San Benedetto Maria Rita Bartolomei: “Mi ha fin da subito
colpito la grande gentilezza, la disponibilità e l’estremo rispetto che aveva nel relazionarsi. Era una persona che si prodigava sempre quando  c’era da risolvere qualche problema. Ma il ricordo più forte che ho di lui è quando mi mostrò alcuni suoi quadri esposti al Calabresi dicendomi che la sua passione per l’arte gli consentiva di trasmettere le proprie
emozioni ma rappresentava anche un percorso per imparare sempre nuove cose”.

Lo storico maitre del Calabresi è stato ricordato anche dal professor Edoardo Vecchiola.

L’edizione 2020 del premio Cappetti è stata organizzata in collaborazione con la famiglia di Massimo, in particolar modo grazie
alla collaborazione dei fratelli Fabrizio e Costantino ed anche grazie al lavoro del past president Claudio Trofino. Presenza illustre della serata il presidente della Fellowship Auto d’Epoca del Rotary Matthijs van den Adel.