MASSOLO 6 Non deve compiere chissà quali interventi, di fatto il gol preso è l’unica conclusione dei padroni di casa nello specchio della porta, lui ci arriva ma con un attimo di ritardo.

BIONDI 6 Non se la cava male da terzino destro, appoggiando spesso l’azione e andando con una certa frequenza al cross e all’inserimento. Nella ripresa torna centrale ma nel finale continua ad appoggiare la manovra offensiva.

GEMIGNANI 5,5 Evidentemente non era al meglio della condizione fisica dopo lo stop dell’ultima settimana. Primo tempo molto contratto, paradossalmente nel finale, forse fugato il dubbio circa le proprie condizioni fisiche, si dà un po’ più da fare.

MICELI 5 Commette una grave ingenuità, sbagliando i tempi dell’intervento, provocando l’azione del corner dal quale arriverà il gol dell’Arzignano. Viene sostituito nella ripresa.

DI PASQUALE 5,5 Piccioni fa un notevole gioco di movimento anche se gli spazi che crea non vengono aggrediti dai compagni. In difesa non bisognerebbe correre dei rischi, ma la situazione non sembra così sicura. Se poi ci si mettono anche dei disimpegni centrali sbagliati…

GELONESE 4,5 Non trova la posizione, i tempi, i movimenti. Eppure resta in campo per novanta minuti.

ROCCHI 6 Qualche appoggio sbagliato ma tanta corsa, inserimenti, appoggi, recuperi. Viene sostituito e a meno che non ci si preoccupi per le sue condizioni fisiche o la tenuta atletica, non meritava di uscire.

ORLANDO 5,5 Ancora una volta non è freddo sotto porta e quando riceve una bella imbeccata da Di Massimo non è lesto nello stop e tiro e viene anticipato in angolo. Si dà un gran daffare ma non buca sulla sua corsia. Finisce con le pile scariche.

FREDIANI 6 Cerca di creare scompiglio tra le linee appoggiando, di volta in volta, il gioco sulla destra, sulla sinistra o inserendosi centralmente. Qualche volta gli riesce ma da uno come lui ci si aspetta anche qualche stoccata diretta.

DI MASSIMO 5,5 Alterna buone cose a periodi di pausa. Eccellente un assist per Orlando, nella ripresa ha un ottimo controllo poi calcia di sinistro in diagonale ma non si capisce se era un tiro o un tentativo di raggiungere Grandolfo. Ammonito, viene sostituito.

GRANDOLFO 6 Nel primo tempo dà un buon contributo al gioco rossoblu e a metà frazione va anche in gol, di testa, su una perfetta imbeccata di Frediani. L’arbitro annulla ma non si capisce perché, e la perla va ad inserirsi nella serie di scelte arbitrali discutibili di questa stagione. Nella ripresa il suo contributo di sponda scema notevolmente: manca una facile occasione sempre di testa ma poi segna deviando a porta vuota la conclusione di Piredda.

RAPISARDA 6 Parte dalla panchina, affaticato, ma dopo appena un minuto avvia l’azione che porta al pareggio con un passaggio filtrante dei suoi. Come al solito generosissimo, manca tuttavia chi lo imbecchi in velocità, e con Angiulli e Di Massimo fuori non ci sono altri giocatori in grado di cambiare gioco come lui predilige.

PIREDDA 6 Finalmente Piredda c’è. Forse è prematuro per dire se il centrocampista sardo, forse mai entrato così presto nella ripresa come a Vicenza (ad eccezione dell’esordio da titolare a Fano), si possa prenotare per entrare nel lotto dei centrocampisti potenzialmente titolari (assieme ad Angiulli, Rocchi e Gelonese). Però ha mostrato discrete qualità da regista ed è stato l’autore dell’azione con suo tiro finale che ha procurato il gol di Grandolfo.

VOLPICELLI 5,5 Dimostra di non essere calciatore adatto ad entrare dalla panchina. Impiega almeno un quarto d’ora prima di scaldarsi ed entrare nel vivo dell’azione. Poi ha l’occasione per chiudere il match ma il suo tiro, ad un metro dalla linea di porta, viene incredibilmente ribattuto dal portiere di casa.

TRILLO’ s.v.

 

MONTERO 5,5 Al di là del risultato, che sulla base delle occasioni prodotte starebbe persino stretto alla Samb (oltre il gol l’Arzignano non ha mai tirato in porta, i rossoblu rimpiangono il gol annullato ingiustamente e i due errori sotto porta di Grandolfo e Volpicelli e la mancata deviazione a porta vuota di Di Pasquale), qualcosa sembra essersi inceppato nel meccanismo perfetto ammirato nella prima parte della stagione e che sembrava tornato alla grande nella vittoriosa trasferta di Trieste. Certo, una settimana (tanto passa dalla sconfitta con la Vis al pari odierno) non può cancellare cinque mesi di lavoro, anche se alcune avvisaglie c’erano già state, un po’ coperte dalle sconfitte consecutive causate anche da errori arbitrali così come alcune trasferte più opache a ridosso del Natale.

L’impressione, oltre alla cronica mancanza di un cambio a centrocampo – Gelonese sembra involuto oltre ogni aspettativa in questa fase – è che la squadra rossoblu, non appena viene mancare qualche elemento della rosa titolare, soffra moltissimo. Oggi senza Angiulli (per la prima volta), Rapisarda e Cernigoi, la squadra è parsa perdere tre elementi indispensabili: Biondi sulla destra ha fatto quello che poteva ma è adattato, di Gelonese si è detto, mentre Grandolfo, che pure ha un’attenuante relativa ad una forma non certo eccezionale, è parso un giocatore con caratteristiche diverse rispetto a Cernigoi, ovvero più attaccante d’area che boa offensiva (ad eccezione dei primi venti minuti).

La speranza è che, terminato il trittico di incontri di questa settimana, sotto l’ipotetico albero di Natale ad un mese di distanza il presidente Fedeli e il direttore sportivo Fusco facciano trovare a Montero il benedetto centrocampista, da scambiare eventualmente con Bove tenuto tristemente in panchina da settimane.

Contro la Fermana si giocherà di lunedì e sarà un crocevia importante per la squadra, perché senza una vittoria il traguardo dei play off si complicherebbe maledettamente e in maniera inaspettata considerando il gioco espresso nella prima parte dell’anno. Tutto bene?