SAN BENEDETTO DEL TRONTO  – In città per presentare il nuovo treno “Pop” alla stazione di San Benedetto, il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha fatto un blitz anche in Viale De Gasperi dove si è intrattenuto, accompagnato dalla sua vice Anna Casini, a discutere di Sanità con il sindaco Piunti, i consiglieri comunali Giorgio De Vecchis e Gianni Balloni e il presidente del comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso”, il dottor Nicola Baiocchi. Al tavolo anche il direttore dell’Area Vasta 5 Cesare Milani.

Il progetto dell’ospedale di Pagliare, mal digerito dalla politica cittadina, è stato ovviamente il piatto caldo del menù e, in questo senso, il sindaco ha confermato a Ceriscioli che intende ricorrere al Tar per chiedere la sospensiva cautelare della delibera di fine gennaio che è stata approvata dalla Giunta regionale e che piazzava il nuovo ospedale del Piceno proprio a Pagliare. Altre discussioni ci sono state sul metodo di voto attraverso il quale si è pervenuti alla scelta della localizzazione della nuova struttura, quella conferenza dei sindaci di febbraio scorso tanto contestata da queste parti.

Al termine dell’incontro Giorgio De Vecchis interviene ai nostri microfoni: “Ho detto a Ceriscioli che la zona di San Benedetto, Grottammare, Monteprandone, Alba Adriatica e Martinsicuro, in una superficie di 95 km quadrati, meno di quella di Ancona, fa più abitanti del capoluogo regionale, 105 mila abitanti contro 101 mila e in virtù di questo ha diritto all’ospedale di primo livello che prevede la legge” chiosa il consigliere comunale “ho anche fatto presente che Pagliare è una scelta antieconomica, che farà muovere la maggior parte degli abitanti della Provincia quando le due città, per legge, avrebbero diritto entrambe a un ospedale”.

Noi, dopo l’incontro, abbiamo sentito anche il presidente del comitato Nicola Baiocchi che ci dice: “Ho consegnato a Ceriscioli alcuni dati sugli accessi che fanno alcuni reparti di San Benedetto comparati con quelli di Ascoli. L’emodinamica, per esempio – prosegue il medico – che sta ad Ascoli dove però il reparto di Cardiologia registra una maggioranza di ricoveri provenienti da San Benedetto. Le scelte vanno fatte sulla base dei dati e in base a questo ho detto a Ceriscioli – aggiunge Baiocchi – che a parte l’ospedale di Pagliare è necessario che a San Benedetto vengano ripristinati reparti e specialità perse negli anni”.

Il medico, inoltre, ha chiesto a Milani (direttore dell’Area Vasta 5) i dati sulla dotazione organica di infermieri nei due ospedali principali. “Voglio capire come sono distribuiti tra San Benedetto e Ascoli e se sono distribuiti equamente rispetto alla mole di lavoro e di accessi di pazienti nei reparti, mi ha detto che me li fa avere la settimana prossima” chiosa Baiocchi, che aggiunge: “Milani ha anche detto che si faranno i concorsi per i primari mancanti a San Benedetto in Cardiologia, Ortopedia e Chirurgia”.