FERMO – Un altro colpo inferto dalla Squadra Mobile della Questura di Fermo allo spaccio di sostanze stupefacenti, nello specifico cocaina, nelle zone interne della provincia.

Dopo lunghe e specifiche attività investigative il personale della Squadra Mobile è riuscito ad individuare una base dello spaccio.

I poliziotti, anche seguendo alcuni noti consumatori della zona, hanno individuato un fabbricato ad uso abitazione nel quale avveniva il minuto spaccio ma anche dal quale partivano piccole quantità di stupefacenti.

Dopo un lungo appostamento, gli operatori hanno notato una autovettura che, dopo una breve sosta, probabilmente per un rifornimento, si allontanava dall’edificio con a bordo un uomo da solo.

Poche centinaia di metri dopo la vettura veniva fermata ed identificato, alla guida, un cittadino albanese trentenne irregolare sul territorio nazionale ma domiciliato in un comune dell’hinterland fermano.

Lo straniero, che manifestava un marcato nervosismo, alle richieste del personale della Polizia, estraeva spontaneamente dalla tasca quattro confezioni termosaldate per un peso complessivo di grammi 2,6 di cocaina.

Gli operatori decidevano, quindi, di sottoporre l’uomo e la vettura a perquisizione rinvenendo prima, nella tasca del giubbino, altra sostanza per un peso di grammi 5 e la somma di circa 600 euro, in banconote di medio taglio, probabile provento dell’attività di spaccio.

Il controllo alla vettura portava al rinvenimento di ulteriori 13 grammi di sostanza stupefacente pronta per la vendita, suddivisa in venti “palline” ed occultata all’interno di una scatola di caramelle nel cruscotto del veicolo.

Riaccompagnato il soggetto presso la sua abitazione, con l’ausilio dell’unità cinofila della Polizia di Stato, si effettuava la perquisizione dei locali trovandovi, all’interno di una teiera, altra sostanza in attesa di essere suddivisa in dosi, per un peso di più di 33 grammi, oltre ad un bilancino di precisione per il confezionamento ed il materiale per la preparazione.

La sostanza stupefacente, per un peso complessivo di più di 50 grammi, il denaro contante ed il materiale per il confezionamento delle dosi venivano sottoposti a sequestro e lo straniero, dopo gli adempimenti di rito ed in accordo con l’Autorità Giudiziaria, veniva accompagnato presso la locale Casa Circondariale.