SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Iniziativa sociale in Riviera.
Un corso di autodifesa a San Benedetto che aiuterà a scoprire il vero potenziale che è in ognuna/o di voi, partendo da ciò che più vi è familiare, il vostro corpo.
L’addestramento si basa essenzialmente sullo studio delle applicazioni pratiche e contestuali, anche in situazione di stress emotivo, che denominiamo unità situazionali attraverso un approccio istintivo, informale e soprattutto multidisciplinare del patrimonio tecnico, biomeccanicamente e sperimentalmente fondato, delle arti marziali fino ad oggi conosciute.
L’aspetto teorico prevede lo studio della legislazione in materia e della psicologia anche con esperti del settore. Le lezioni avranno luogo presso la palestra della Scuola Elementare “Bice Piacentini” di via Asiago a partire dal 5 febbraio dalle ore 20 alle 21:30 ogni mercoledì per terminare mercoledì 3 di giugno
Le partecipanti verranno regolarmente tesserate e alla fine del corso riceveranno meritatamente l’attestato di partecipazione.
Per informazioni contattare il 334.9502666 o scrivere a j.carlomattoni@virgilio.it oppure a j.carlomattoni@gmail.com.
Di seguito una considerazione di Jean Carlo Mattoni.
Quest’anno, a differenza delle precedenti edizioni, si intende proporre a tutta la cittadinanza un corso di difesa personale aperto anche all’altra metà del cielo, gli uomini, non perdendo di vista anche la fascia più giovane, ragazzi e giovanissime, che abitano nel nostro territorio, perché possa anch’essa acquisire tutte le informazioni necessarie e gli strumenti atti ad affrontare adeguatamente il cosiddetto “bullismo”, salito agli onori della cronaca e per questo oggetto di particolare attenzione anche da parte delle Istituzioni Scolastiche.
Il corso basato sulla moderna teoria dell’allenamento e sulle più aggiornate metodologie didattiche, è strutturato sull’apprendimento istintivo e sul metodo della stimolazione, tutto opportunamente adeguato ai vari livelli e alle reali e non mistificate capacità dell’individuo, tenendo conto della fisiologia, della struttura fisica e caratteriale dei soggetti.
Diffidate dai vari sistemi militari di autodifesa propagandati poiché la difesa personale per un civile è cosa ben diversa da quella che si può attuare nei teatri e in scenari di guerra e deve tener conto necessariamente della legislazione vigente in materia (principio della proporzionalità).
Il programma autodifesa è così strutturato:
1) Attività motoria e preparazione fisica propedeutica all’autodifesa
– Esercizi di sensibilità
– Esercizi propedeutici
2) Basi fondamentali
– Posizioni del corpo
– Posizioni di guardia in piedi: o alta, o media, o bassa
– Spostamenti del corpo
– Squilibri
– Tecniche di schivata
– Tecniche di parata
– Tecniche di caduta mediante rotolamento
– Tecniche per colpire con gli arti superiori: o a mano aperta, o con il pugno, o con il gomito
– Tecniche per colpire con gli arti inferiori: o di piede, o di ginocchio, o di tibia
3) Tecniche di liberazione da presa ai polsi
– Katate Dori
– Ryote Dori
– Morote Dori
4) Leve articolari fondamentali
– Leva al gomito (Ikkyo – controllo del gomito con determinazione)
– Flessione del braccio all’indietro (Shiho Nage – proiezione in quattro direzioni)
– Avvitamento del polso verso l’interno ed in alto (Kote Hineri )
– Torsione del polso all’esterno (Kote Gaeshi)
5) Azioni di concatenamento delle leve articolari fondamentali
6) Tecniche di difesa
– Contro prese e avvolgimenti con le braccia statiche ed in movimento: o in posizione frontale, o in posizione laterale, o in posizione posteriore
– Contro attacchi a distanza: o con braccia, o con gambe, o con corpi contundenti
7) Elementi di base alla difesa da terra da aggressione
– posizione di guardia
– elementi di difesa passiva ed attiva
8) Tecniche di immobilizzazione e controllo dell’avversario (Katame Waza)
– Osaekomi Waza
– Kansetsu Waza
– Shime Waza
9) Elementi di diritto applicati all’autodifesa
10) Elementi di psicologia applicati all’autodifesa
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