SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “In un clima disteso e unitario si è svolta ieri sera l’assemblea dell’Unione comunale di San Benedetto, cui hanno preso parte, oltre ai componenti di diritto, il Segretario provinciale, i segretari di circolo e il capogruppo in Consiglio comunale”, tirano le fila del partito Alessandro Marini, Roberto Giobbi, Claudio Benigni e Piergiorgio Giorgi, rispettivamente segretari di circolo e vice segretario comunale del Pd.

Lo fanno dopo l’addio (con qualche polemica) di Edward Alfonsi, che ieri ha riservato più di una critica al partito.  “Dopo un vivace dibattito che ha toccato i temi nazionali e regionali, soprattutto alla luce delle dichiarazioni del Segretario Zingaretti che ha lasciato intendere di voler procedere ad una vera e propria rivoluzione del partito, l’assemblea ha proceduto a ratificare all’unanimità le dimissioni di Edward Rino Alfonsi, cui va il nostro ringraziamento per il lavoro svolto. Avremmo senza dubbio preferito un percorso diverso, meno conflittuale” scrivono i quattro “dem” “ma la situazione si è incancrenita per responsabilità tutte interne al partito sambenedettese sulle quali si è ampiamente discusso e sulle quali si è unitariamente deciso di intervenire, al fine di trovare quell’armonia e quella compattezza che i sambenedettesi meritano”.

Tanto e troppo si è discusso della situazione interna al Partito Democratico sambenedettese, tanto da scomodare interventi al di fuori dallo stesso: siamo stupefatti da tanto interesse, ma riteniamo sia giunto il momento di interrompere ogni chiacchiericcio e ogni invasione di campo per concentrarci sugli importantissimi appuntamenti elettorali che aspettano il territorio Piceno e la città di San Benedetto” scrivono sempre gli esponenti in una nota stampa. “Si apre, dunque, una nuova fase di ascolto e condivisione, con il Partito sambenedettese pronto ad aprirsi a chiunque voglia mettersi a disposizione della comunità democratica. Piena fiducia è stata ribadita al Segretario provinciale, che mai come in questa fase si è prodigato affinché si arrivasse alla soluzione più pacifica e condivisa possibile”.